La vetrina che ha ingolosito tre generazioni di potentini nasce nel 1933 con il nome “Unica”, ubicata a quell’epoca nell’angolo di piazza Prefettura dove oggi si trova la gioielleria Riviello.
Appena terminata la costruzione del Palazzo Ina, la cioccolateria viene trasferita nell’attuale locale, al civico 112, diventando prima Talmone, successivamente Venchi, fino al 1978 quando viene acquistata dall’attuale proprietario, Zirpoli.
Per comprendere meglio i diversi passaggi che l’Antica Dolceria ha subìto in quasi un secolo di storia, è necessario ripercorrere le tappe delle tre case dolciarie torinesi: Talmone, Unica e Venchi.
Michele Talmone incomincia la sua attività nel mondo del cioccolato nel 1850 a Torino, in via Artisti. A quell’epoca il cioccolato era venduto da droghieri, confettieri e anche farmacisti in scatole di latta ermeticamente chiuse. La Talmone fu una delle prime aziende a credere nella forza dell’immagine pubblicitaria per il suo prodotto e usò un marchio pubblicitario di grande efficacia e facilmente riconoscibile per i suoi cartelloni pubblicitari. Cos’, sin dal 1890, il suo cioccolato fu associato alla nota immagine dei «due vecchietti» disegnati dal cartellonista tedesco Oschner che decorò anche le scatole di latta delle produzioni Talmone. Lo stabilimento fu ampliato nel 1895 e rinnovato nel 1904 in stile Art Nouveau, quindi, nel 1929, la Talmone si trasferì in corso Francia, nucleo di quella che divenne la Venchi-Unica.
Silvano Venchi inizia l’attività di dolciere a 16 anni. All’età di 20 anni investe i propri risparmi per acquistare due calderoni di bronzo per poter cominciare le sue sperimentazioni culinarie nel proprio appartamento. Nel 1878 apre, a Torino, un vero e proprio laboratorio. Agli inizi del Novecento la casa dolciaria torinese si distingue soprattutto per la produzione delle Nougatine, bon-bon a base di nocciole tritate e caramellate, ricoperte di cioccolato extra fondente. L’azienda cresce rapidamente; Silvano Venchi prendere in affitto un locale di 3000 m². I suoi prodotti cominciano ad essere conosciuti come “…la più elegante pralineria del Piemonte…”.
Nel1960 Venchi, Unica e Talmone si fondono in un’unica azienda: la Talmone-Venchi-Unica. Quest’ultima diventa una delle più grandi imprese d’Italia fino allo scioglimento della società che porta Venchi a ritornare ad essere una piccola realtà locale.
Nel 1997 un gruppo di investitori privati acquisisce un’altra storica fabbrica di cioccolato piemontese, la Cuba (Cussino, Biscotti, Affini), fondata nel 1949 da Pietro Cussino e nota fra l’altro per la produzione dei Cuneesi al rum (praline ripiene di crema rum colata in un guscio di cioccolato fondente), e cambia nome in Cuba Venchi.
Dal gennaio 2003 la denominazione aziendale si ritrasforma da Cuba Venchi in Venchi.
Ma torniamo a noi. Il signor Zirpoli, che nel 1967 gestiva un altro negozio di cioccolatini, la Perugina, ubicato all’epoca in piazza Sedile, venuto a conoscenza che la Venchi aveva messo in vendita i propri punti vendita in tutta Italia, decide di acquistare il negozio di Potenza. Era il 1978.
“Scelsi di rilevare l’attività soprattutto per una questione logistica – spiega il signor Zirpoli – Il negozio si trovava nel punto migliore di via Pretoria: all’epoca piazza Prefettura era il nucleo del centro storico. Non ci pensai un attimo”.
Sono passati da allora 36 anni. L’Antica Dolceria di Zirpoli è rimasta il tempio dei golosi del centro storico di Potenza e non solo. Entrando, si resta conquistati dalla varietà dei colori e dei profumi. Bon-bon di ogni tipo, marmellate, caramelle, marron glacé. Nella storica cioccolateria del corso di Potenza sembra che il tempo si sia fermato.