POTENZA – Il presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, con un video su Facebook, annuncia il passo indietro sulla realizzazione del nuovo stadio. Ecco le sue parole.
Rispetto al progetto del nuovo stadio ci aspettavamo trionfalismo, non ci saremmo mai potuti aspettare, invece, quello che è accaduto: di essere attaccati ferocemente come speculatori e arrivisti.
Avevamo chiesto alle istituzioni di avere risposta sul progetto per pianificare il nostro futuro, anche sportivo, risposta che non è arrivata.
Ci siamo attirati le ire di quelli che fino ad oggi hanno speculato sulla città di Potenza e che vorrebbero continuare a farlo. Lo hanno fatto attirando i loro supporti politici, lobbistici, i loro giornalisti amici, creando una campagna di odio contro la società.
La riflessione che facciamo oggi è molto semplice: avremmo voluto unire e non dividere.
Quindi ci facciamo da parte sulla questione stadio. Ci facciamo da parte come Potenza Calcio e si fanno da parte anche i privati che erano interessati alla realizzazione in quanto si aspettavano di entrare trionfalmente nella città di Potenza e non con una campagna di odio.
Ci facciamo da parte e rimettiamo alle Istituzioni che, rispondendo a un’esigenza dei cittadini, faranno il nuovo stadio dove vorranno e come vorranno.
Aspetteremo di sapere cosa vorranno fare e in base a quello pianificheremo il nostro futuro.
Smettiamo quindi serenamente di parlare di questo argomento, noi ci facciamo da parte.
Avevamo chiesto un tavolo tecnico e ci è stato chiesto uno studio di fattibilità che costa 300 mila euro. Non abbiamo queste risorse da buttare via per portare degli incartamenti in Comune e farli impolverare visto che se per un tavolo tecnico, che si convoca con una telefonata, sono passati quattro mesi per la realizzazione dello stadio ci vorranno cinquanta anni.
Ringrazio chi ci è stato vicino, i pochi politici che hanno avuto il coraggio di esporsi rispetto a questo progetto: il gruppo di Fratelli d’Italia e l’assessore allo sport del Comune di Potenza, Guma.
Non possiamo rincorrere una cosa che per noi era un regalo alla città. A questo punto ci defiliamo, ne prendiamo atto, prendiamo atto del fatto che non c’è la possibilità di fare una seria programmazione. Ci concentriamo esclusivamente sulla squadra pur sapendo, e lamentando già da adesso, che se non abbiamo la possibilità, dovremmo valutare come procedere l’anno prossimo. Pensare di allenare sei quadre al Viviani con turni fino alle 22 di sera, oggettivamente è una cosa che non si può più fare. Ci aspettiamo perciò risposte dalle Istituzioni. Abbiamo conosciuto come l’ingratitudine sia un sentimento forte e nel primo momento di difficoltà sportiva tanti, che sembravano amici, ci hanno pugnalato alle spalle e abbiamo avuto anche il dispiacere dell’abbandono umano. Per fortuna abbiamo le spalle forte e siamo leoni veri per cui ci risolleveremo.
SEMPRE FORZA POTENZA.