Sabato 3 settembre 2022 – Una catena umana contro il degrado della Sanità materana. Un migliaio di persone hanno partecipato questa mattina presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera alla manifestazione “Una catena umana contro il degrado della Sanità materana” organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e rappresentati dai segretari provinciali, Eustachio Nicoletti per Cgil, Giuseppe Bollettino per Cisl e Bruno Di Cuia per Uil.
Sono intervenuti il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, il sindaco di Irsina, Nicola Morea, il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, il sindaco di Miglionico Franco Comanda, il vice sindaco di Ferrandina, Angelo Zizzamia, il vice sindaco di Montalbano Jonico, Vincenzo Sanzo, l’assessore Maria Montesano per il Comune di Tursi.
Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Luca Braia e numerosi consiglieri comunali di Matera.
L’obiettivo della manifestazione è stato quello di sollecitare investimenti, adeguamento degli organici, ripristino di servizi di un’offerta sanitaria sempre più carente.
Alla manifestazione hanno aderito tutti i sindaci dei comuni della provincia, 32 associazioni, i partiti PD, Europa Verde-Verdi Matera.
I segretari Eustachio Nicoletti (Cgil), Giuseppe Bollettino (Cisl) e Bruno Di Cuia (Uil), che hanno sollecitato la Regione – e in particolare il presidente della giunta, Vito Bardi – a dare in tempi brevi le risposte che cittadini e personale sanitario attendono.
Di seguito il testo integrale del manifesto in cui sono presentate le motivazioni che hanno determinato questa manifestazione pubblica davanti all’ospedale di Matera.
Una catena umana contro il degrado della Sanità materana
La sanità materana:
• Non garantisce adeguatamente iI diritto alla salute dei cittadini;
• versa in una condizione di estrema precarietà per mancanza di personale;
• Dimostra di non avere una governance all’altezza delle sfide della complessità e gravità dei problemi
• costringe i cittadini bisognosi ad emigrare nei presidi sanitari e ospedali di altre regioni e a rivolgersi alta sanità privata a pagamento
• Non governa e non contrasta l’allungamento delle liste d’attesa.
Occorre rilanciare la Sanità materana perché non risponde ai bisogni di salute delle comunità e delle persone
La Sanitá lucana ed in particolare quella della provincia di Matera dimostrano un progressivo e inarrestabile declino tale da aver raggiunto standard al di sotto dei minimi consentiti per il servizio sanitario pubblico.
La condizione di precarietá e degrado organizzativo e delle prestazioni dei servizi ai cittadini-utenti della sanitá materana ed in particolare dei Presidi Ospedalieri per acuti (l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e l’Ospedale Giovanni Paolo ll di Policoro) alimenta sempre piú un diffuso e massiccio malessere nei cittadini che denunciano esperienze di “malasanitá”.
La situazione ó fortemente critica anche negli Ospedali Distrettuali di Tinchi, Tricarico e Stigliano. Infatti, con piú frequenza si manifestano comportamenti ed esternazioni emotive e irrazionali che vanno oltre i casi raccontati nelle cronache giornalistiche degli ultimi tempi come i sabotaggi denunciati pubblicamente dal Direttore Generale dell’ASM di Matera — dott.ssa Sabrina Pulvirenti e l’aggressione da parte di un parente di un paziente al dott. Salvatore Tardi — Primario del reparto di Geriatria.
Nel territorio materano sperimentiamo da tempo questa situazione di inadeguatezza della Sanitá e il progressivo depotenziamento e smantellamento di servizi esistenti che si aggiungono alle croniche e storiche carenze riferite soprattutto alla sanitá territoriale, mai pienamente avviata e strutturata.
L’emergenza pandemica si è dimostrata un gigantesco amplificatore dei difetti strutturali del nostro Paese e della nostra Regione, in particolare di quelli del sistema Sanitario Nazionale e Regionale.
Il modello organizzativo e gestionale deIl’ASM di Matera non è più adeguato a rispondere ai bisogni di salute delle persone. La Regione Basilicata e il Direttore Generale dell’ASM hanno dimostrato di essere incapaci ad attuare una governance in grado di affrontare i veri nodi della Sanità lucana e materana, in un territorio con enormi criticità come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle cronicità, lo spopolamento, la bassa densità abitativa, il complicato assetto orografico e la viabilità inadeguata.
La situazione della Sanità Lucana è, quindi, fortemente inadeguata a dare risposte efficaci, efficienti ed appropriate ai mutati bisogni di salute, determinati dalle variazioni demografiche, epidemiologiche e sociali. Servirebbe dare un forte impulso a ripensare e riprogrammare il modello stesso di Servizio Sanitario Regionale.
Pertanto, come parti sociali, a nome di tutta la comunità materana, chiediamo al governo regionale di mettere in campo azioni adeguate e urgenti per invertire il degrado organizzativo e del servizio sanitario (ospedaliero e territoriale) dell’Asm di Matera con l’avvertenza che in mancanza di riscontri immediati si impegnano a mettere in campo iniziative più incisive per ripristinare il diritto costituzionale alla salute.
Fonte: Sassilive.it