Giovedì 17 febbraio 2022 – Intervene alla rubrica di medicina “Bio Medical Report” dell’agenzia Adnkronos, il dr. Giuseppe Del Prete, cardiologo ed emodinamista, ha affrontato il tema di quanto sia utile l’attività fisica, non agonistica, per prevenire le malattie cardiovascolati.
“La sedentarietà a cui ci ha costretti la pandemia ha accentuato le inevitabili conseguenze sulla nostra salute cardiovascolare perchè – ha affermato Del Prete – ha fatto assumere stili di vita non corretti.
Rinunciare allo sport, o comunque al movimento, significa compromettere il nostro benessere fisico.
Il consiglio: fare sport aerobici. Trenta-quaranta minuti al giorno di passeggiata veloce, o di corsa per i cuori allenati, cinque giorni alla settimana. Questo favorisce la prevenzione delle malattie cardovascolari”.
Il dr. Del Prete si è anche soffermato sull’ipertensione che è la principale causa delle malattie cardiovascolari.
“I livelli di pressione arteriosa – ricorda – sono stati stabiliti da linee guida internazionali, all’interno delle quali bisogna rimanere.
Ancora oggi, purtroppo, il quaranta per centro delle persone non sa di essere iperteso. Ma anche coloro che sanno di esserlo spesso, nonostante farmaci e dieta, non raggiungono i valori desiderati”.
A riguardo, il dr. Del Prete sfata alcuni luoghi comuni.
“Una volta – ha affermato – si pensava che la pressione arteriosa si stabilisse in rapporto all’età. Una persona di 80 anni poteva avere 180 di pressione sistolica, 80/90 di minima.
Errore. Oggi, sia in età giovanile che in età avanzata, la pressione arteriosa deve essere al di sotto di 140 su 90.
Valori che vanno mantenuti – come ricordato – anche con l’attività fisica”.
Il dr. Del Prete ha fatto anche riferimento allo sport agonistico, invitando a fare attenzione perchè “occorrono esami strumentali per verificare lo stato del nostro cuore, perché il fenomeno delle morti improvvise, anche tra i professionisti, è realmente concreto come la cronaca ci ha insegnato.
Ecco perché – conclude – il giovane che pratica sport agonistico ha assoluta necessità di sottoporsi preventivamente a test ed esami clinici mirati ad escludere eventuali malattie congenite del cuore, di cui spesso non si ha nemmeno il sospetto.”