Sembrava tutto risolto ma, a leggere il comunicato stampa del Consiglio Direttivo della Sezione Avis di Potenza, rimane tutta aperta la questione del canone di fitto della sede di via Volontari del Sangue a rione S.Maria a Potenza.
Tutta aperta nonostante ad ottobre scorso il Consiglio Regionale a maggioranza – si astennero solo i consiglieri del M5S – avesse votato una mozione con la quale si impegnava il Presidente e la Giunta regionali a “provvedere all’assestamento del bilancio regionale onde poter saldare l’intera somma dovuta all’Ater per i canoni di locazione della sede Avis comunale di Potenza”.
(VEDI: https://www.ufficiostampabasilicata.it/2018/10/11/sede-avis-di-potenza-scongiurato-lo-sfratto-dopo-i-provvedimenti-adottati-dal-consiglio-regionale/ )
Questo non sarebbe avvenuto e il rischio che l’Ater possa rendere esecutivo lo sfratto per morosità pende come una spada di Damocle sui 2200 donatori iscritti alla sezione.
Ne sapremo di più nella conferenza stampa che il Direttivo della sezione Avis di Potenza ha indetto per domani, martedì 27 novembre, alle 11 nella sede di via Volontari del Sangue.
Ma intanto, con il comunicato si anticipano i motivi per i quali si è riaperta una questione che, ci sia consentito, ha dell’assurdo, considerando che parliamo di associazione che, con i suoi volontari, svolge un compito meritorio e assicura plasma per l’attività chirurgica dell’intera regione.
Nel comunicato si fa riferimento a quanto dichiarato dal Direttore Generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Vincenzo Pafunzi che i responsabili della sezione di Potenza dell’Avis contestano.
Contestano:
1. affermazioni secondo cui la convenzione del 2009 con cui la Regione si impegnava a coprire il canone di locazione della struttura in Via Volontari del Sangue non sarebbe più valida;
2. affermazioni secondo cui la sede di Via Volontari del Sangue non sarebbe autorizzata per effettuare il prelievo del sangue;
3. affermazioni secondo cui nella sede di Via Volontari del Sangue si svolgono “solo” attività amministrative e sociali, lasciando intendere che il pagamento del canone di locazione fosse legato all’attività di prelievo;
4. affermazioni secondo cui per nessuna delle varie sedi Avis comunali siano stati previsti contributi pubblici per le rispettive sedi;
5. affermazioni secondo cui nella sede di Via Volontari del Sangue sarebbero ospitate altre associazioni che niente hanno a che vedere con l’attività dell’Avis.
Quali conseguenze se la Regione non dovesse provvedere a saldare i crediti vantati dall’Ater, dando titolo all’ente di eseguire lo sfratto?
“Ne deriverebbe – si legge nella nota dell’Avis potentina – un’impossibilità, per questa sede, a continuare ad operare con tutta una serie di ripercussioni sul sistema sanitario regionale“.
Con la stessa nota si preannunciano “le dimissioni di tutto il Consiglio e la consegna, al Prefetto e all’Assessore Franconi, delle liste dei circa 2200 soci affinché si provveda alla loro gestione e si eviti il blocco delle donazioni“.
Non sappiamo come questa imbarazzante vicenda si possa concludere. Riteniamo che intanto l’Ater debba soprassedere ad ogni decisione ed attendere che sia la nuova Giunta Regionale a farsi carico del problema, semmai i limitati poteri di quella attuale non dovessero consentire di risolverlo.
Come si diceva, ne sapremo di più domani in conferenza stampa.