“Sono un convinto antifascista”. Così il candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Basilicata.
Una precisazione, quella di Carlo Trerotola, nata dalla polemica scaturita da una frase che il farmacista potentino avrebbe detto durante un appuntamento elettorale nel ricordare la sua partecipazione ai convegni che Almirante, storico esponente dell’Msi, fece in terra lucana negli anni in cui il padre, Nicola Trerotola, era sindaco di Balvano (Pz).
“In queste ore sta girando un video corredato da un articolo in cui è stata estrapolata una mia frase detta in un appuntamento elettorale”, scrive in un post su Facebook Trerotola. “In questa frase parlo di Almirante, storico dirigente politico della destra italiana. Vorrei chiarire bene ciò che intendevo dire con quel riferimento perché, come spesso capita al tempo dei socialnetwork e delle campagne elettorali, le parole possono essere fraintese ed utilizzate per scopi propagandistici dalle altre parti politiche”.
“Come ho già avuto modo di dire, la lezione che ci arriva dai leader politici del passato, è che ci si può battere per i propri ideali, da avversari, ma sempre con grande stile e rispetto – aggiunge il candidato presidente – E’ questa la politica che io voglio praticare, è questo l’unico modo che io vedo per poter ricreare un clima di fiducia necessario alla rigenerazione del rapporto tra cittadini e politica. Per questo vorrei che ci confrontassimo tutti sui programmi e non su video tagliati ad arte e titoli di giornali. Che mi fanno anche simpatia”.
“Essere comunità vuol dire saper rispettare le diversità e trarre arricchimento dal confronto democratico. La politica urlata, quella che cerca solo like sui socialnetwork, non fa bene alla democrazia e crea un clima di odio al quale noi dobbiamo opporci con tutte le nostre forze. I lucani hanno bisogno di una prospettiva nuova, diversa, migliore: è questo per me il vero lavoro che va fatto per far vincere il buono della Basilicata”, conclude Trerotola.