Mercoledì 8 aprile 2020 – Diventa politica la questione del ripetitore Tim in contrada Botte di Potenza. Dopo la presa di posizione del Vice Presidente del Consiglio Comunale di Potenza, Rocco Pergola, che ha presentato una mozione urgente sull’argomento (VEDI), interviene in Vice Sindaco, Antonio Vigilante.
Come riportiamo un un altro articolo (VEDI), Pergola aveva riproposto il problema in considerazione del fatto che sono ripresi i lavori per ultimare l’impianto, la presenza del quale viene contestata dagli abitanti della zona, costituitisi in comitato (nella foto di copertina una delle manifestazioni di protesta).
Il Vice Sindaco Vigilante, con una nota, nel ricordare che “le questioni che oggi ci troviamo ad affrontare sono ereditate dall’Amministrazione nella quale il consigliere Pergola svolgeva la sua delega assessorile, senza che nessun atto fosse stato prodotto affinché il territorio fosse regolamentato”, ricorda gli atti messi in campo dall’attuale Amministrazione Comunale per risolvere il problema.
“In tempi non sospetti – precisa a riguardo – è stata chiesta un’interlocuzione per trovare una mediazione, dotandosi di un regolamento approvato dal Consiglio comunale lo scorso 5 novembre.
L’Amministrazione ha comunque perseguito la sua attività di conciliazione, perché l’impianto di telefonia mobile che si sta installando in contrada Botte potesse trovare una più adeguata ricollocazione. Purtroppo – prosegue Vigilante – i nostri tentativi non hanno in alcun modo riscontrato dalla controparte una disponibilità al confronto.
Solo due giorni fa – aggiunge – abbiamo appreso che i lavori di completamento dell’istallazione erano ripresi, nonostante il ‘lockdown’ nazionale per non dire mondiale.
Siamo rimasti alquanto mortificati da un tale comportamento, a nostro modo di vedere poco corretto, che ci vede per alcuni versi come vittime di un agguato.
Nonostante ciò e nonostante le mille difficoltà dovute alla gestione dell’emergenza Covid-19’, siamo riusciti, grazie anche alla preziosissima collaborazione dell’assessore agli Affari legali Patrizia Guma, a fare un approfondimento che ci ha portato a riscontrare l’inottemperanza all’articolo 50.2 del Regolamento Urbanistico del Comune di Potenza.
Tale dinamica – puntualizza Vigilante – ci ha messo nella condizione di dover notificare la sospensione dell’attività con relativo avviso di avvio del procedimento.
L’Amministrazione ci tiene inoltre a chiarire che l’impianto non riguarda la tecnologia 5G, sulla quale ci pronunciamo sin da ora molto critici, in attesa di opportuni chiarimenti da parte delle autorità sanitarie competenti e in ragione del ‘principio di precauzione’, citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE), il cui scopo è garantire un alto livello di protezione dell’ambiente e della salute, grazie a posizione preventive in caso di rischio.
Siamo e saremo sempre dell’opinione – conclude – che le trasformazioni del territorio, come quelle del paesaggio, devono essere pianificate e partecipate per uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che antropico”.