“In riferimento alle parole del Sindaco pubblicate sui quotidiani di stamattina, giova fare qualche precisazione. Il Sindaco si duole di aver appreso della decisione di Fratelli d’Italia dal comunicato stampa, dimenticando che ha portato avanti trattative e raggiunto intese con il PD senza tener conto dei partiti che lo avevano scelto e sostenuto fino a ieri, senza mai aggiornarli, soprattutto delle sue nuove decisioni, apprese, anche queste, per mezzo della stampa”. E’ quanto sostiene Luciano Petrullo, portavoce Fdi An Potenza.
“Le larghe intese – continua Petrullo – sono qualcosa di diverso dalla trattativa privata De Luca- PD. Maturano attorno a programmi specifici e resi pubblici, condivisi da tutti quelli che devono farne parte. Poi, sempre tutti insieme, si studia la formula di governo. Queste sono le larghe intese, in Germania come in Papuasia. A Potenza, no. Per larghe intese si intende un accordo fra un partito, e neanche tutto, e il Sindaco, sugli assessori che devono entrare in giunta, con gli altri che devono stare a guardare, dire sì, obbedire e magari fare anche un applauso”.
“Poi, semmai, un partito e una lista civica, non potendone più, rinunciano alle poltrone, coerentemente con quanto da sempre ufficialmente sostenuto e passano pure per arroganti (parole del Sindaco) – aggiunge il portavoce – Nel nostro caso, sia chiaro una volte per tutte, non c’è un programma, c’è un accordo fra una parte del PD e De Luca sui futuri assessori e nulla più, maturato in qualche isolata stanza. Qualcosa di inguardabile, politicamente abominevole, cui Fratelli d’Italia-An si rifiuta di partecipare. Beninteso, tutti gli iscritti di Fratelli d’Italia-An, che, riunitisi più volte sulla questione, hanno sempre democraticamente votato per una direzione politica di questo tipo, benché il Sindaco porti dati diversi, chissà dove attinti e chissà perché spavaldamente ufficializzati, sebbene non veritieri”.
“Quanto agli assessori Bellettieri e Coviello – conclude Petrullo – sono evidentemente liberi di rimanere in giunta così come Fratelli d’Italia-AN è libera di prendere le distanze da loro, avendo sposato una linea che non prevede la ‘ciambotta’ come piatto quotidiano. Ma non sono in discussione le preferenze culinarie dei due assessori, quelle di Fratelli d’Italia-An assolutamente sì”.