Il risultato elettorale, o per dirla con una frase colorita, il “terremoto politico” che le urne hanno determinato è oggetto di analisi e commenti a più livelli.
Per Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali Lucani, candidato al senato per la lista “Insieme”, è necessario che l’intero Centro-Sinistra inizi a capire le ragioni vere che hanno portato a questa debacle.
“Troppa gente è intenta a fare solo addizioni e lontana mille miglia dal paese reale. Troppi padroncini di non si sa quali pacchetti di voto, che adesso stanno contando l’aria fritta. Troppa gente – prosegue Bolognetti – anziché pensare al qui e ora usa sempre le elezioni, qualsiasi elezione, come trampolino di lancio per l’elezione successiva. Troppa gente da tempo persa alle ragioni della politica e che non ha mai veramente lottato per qualcosa”.
Per Bolognetti questa sconfitta arriva da lontano, ma nessuno o quasi ha voluto vederne i segni premonitori. Fa riflettere, secondo il segretario dei radicali lucani, il fatto che in 35 giorni di iniziativa nonviolenta, da destra a sinistra, nessuno abbia voluto seriamente interrogarsi sui temi e le questioni che andavo ponendo.
“Fa riflettere il commento asfittico al voto che ho percepito questa notte. E’ crisi, cari compagni, innanzitutto crisi di idee e crisi di voglia di battersi per qualcosa che non sia solo e soltanto ed esclusivamente un posto al sole.
Oggi – prosegue Bolognetti – non è il momento di leccarsi le ferite, ma il momento di rilanciare, di discutere, riflettere e cambiare davvero.
Al posto di alcuni degli attori in campo inizierei a farlo partendo da una frase di Carlo Rosselli, che nei suoi scritti dell’Esilio affermava: “E’ questa assenza di vita, di fede coerente, di combattività che spaventa. Si creda pure nella luna, ma che si combatta per la luna.
“Per il resto, – conclude Bolognetti – mi sia consentito di poter ringraziare i circa 3500 lucani che hanno voluto sostenere con il loro voto chi ha inteso innalzare, anche in queste presunte elezioni, la bandiera dello Stato di diritto, della Democrazia, della strenua difesa del dettato costituzionale, del diritto di un popolo a poter conoscere per deliberare.