Critico Piero Lacorazza sui provvedimenti adottati dal Governo giallo-verde che, secondo l’esponente della sinistra, candidato alla Presidenza della Regione, stanno creando già danni.
“Prima l’ecotassa sulle auto, che potrebbe avere (speriamo di no, ma il pericolo c’è) un peso rilevante sul futuro dello stabilimento Fca di Melfi, dove per far rientrare al lavoro tutti gli operai è necessario avviare tutte le nuove linee produttive.
Poi – prosegue Lacorazza – l’emendamento bluff sulle trivelle, che non porta benefici alla Basilicata e rischia di prorogare le concessioni dell’Eni senza nessuna discussione con la Regione e i territori; e infine l’impugnativa della legge regionale sui rifiuti, che al di là degli aspetti relativi alle competenze di Stato e Regioni oggettivamente toglie il freno agli inceneritori che la Basilicata voleva imporre”.
Lacorazza è critico anche sul reddito di cittadinanza “che tante aspettative ha generato fra le persone escluse dal lavoro, lasciando senza risposta alcuni interrogativi.
Quali offerte di lavoro – si chiede Lacorazza – potranno fare i tutor entro poche settimane? A 100, a 250 chilometri?
Insomma, mentre la destra in Basilicata appare disarmata, ed aspetta con il naso all’insù che da Arcore o da Palazzo Grazioli arrivi qualche notizia, il M5S – afferma Lacorazza – già fa danni, determinando impatti negativi per la Basilicata.
Possibile – si chiede – che anche a destra non scatti l’orgoglio di determinare una decisione anche dal territorio?
Possibile che la Lega sia corresponsabile delle scelte su ecotassa, trivelle e rifiuti e non abbia nulla da aggiungere o da rivendicare?
Possibile – conclude – che un civismo deluso dal centrosinistra sia così silente?”.