Si è tenuta questa mattina presso il CNR di Tito scalo un incontro tra il candidato di “Basilicata Possibili”, Valerio Tramutoli e alcuni ricercatori. A meno di 4 giorni dal fatidico voto del 24 marzo che delineerà i componenti della futura giunta regionale che governerà la regione, il prof. Tramutoli ha incontrato gli studiosi per presentare il proprio programma su temi di fondamentale importanza per il futuro “possibile” della regione. La scelta di preferire incontri con un numero ristretto di elettori denota lo spirito e l’approccio contenutistico alla politica regionale del professore. A chi preferisce cercare consenso nelle piazze attraverso slogan e proclami ricchi di consenso ma approssimativi nei valori espressi, il candidato di Basilicata Possibile risponde con un approccio mirato e volto a carpire l’interesse di chi lo ascolta con le idee alla base del suo programma. Visioni ambiziose quelle di Tramutoli soprattutto se viste nell’ottica della mobilità elettrica e del graduale abbandono dell’energia fossile, scelte mirate nel campo dell’impiego e delle infrastrutture. Non poteva mancare ovviamente da un accademico il riferimento all’università che deve “formare persone capaci di lavorare meglio ed in più direzioni, ampliando l’offerta formativa”.
Una regione “carbon free”, interconnessa, alleata delle imprese che combatte la burocrazia, che punta sul turismo attraverso l’ospitalità diffusa ma anche sul turismo destagionalizzato e specializzato. Una regione, la Basilicata che nella visione del prof. investe nella prevenzione dei rischi e nel monitoraggio ambientale, nella messa in sicurezza del territorio come mezzo ulteriore per creare occupazione. Questa la visione politica della futura Basilicata, che nell’idea del candidato Tramutoli può essere possibile.
Di seguito l’intervista al prof. Valerio Tramutoli