Primi commenti dopo il risultato delle elezioni regionali in Basilicata (VEDI) che ha eletto nuovo presidente della Giunta Regionale Vito Bardi, sostenuto dalla coalizione di centro destra con 124.716 voti, pari al 42,20% dei votanti.
Bardi ha distanziato di circa dieci punti Carlo Trerotola, candidato del centrosinistra che ha ottenuto 97.866 voti pari al 33,11 dei votanti.
Gli altri due candidati presidenti – Antonio Mattia e Valerio Tramutoli rispettivamente del Movimento 5 Stelle e di Basilicata possibile hanno ottenuto 60.070 voti (20,32%) e 12.919 4,37%).
Intanto i primi commenti.
Luigi Di Maio: “Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata.
Gran parte della stampa parla di “voti dimezzati in un anno” e di “crollo”, ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro, anche quelle con i portavoti di Pittella.
A Matera siamo oltre il 30%!
Ed è un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio.
Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così!
Considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti soprattutto nei Comuni di provincia. I giornali sono dunque liberi di scrivere ciò che credono; quel che conta – conclude Di Maio – è che il MoVimento, oggi, è più forte di prima in Basilicata: passa dall’8% delle regionali 2013 a oltre il 20% di oggi. E questa non è la nostra storia, è la realtà!
Grazie ad Antonio Mattia M5S per la bellissima campagna che ha portato avanti. Auguri ai nuovi consiglieri regionali.
Al lavoro sempre per l’Italia!”
Dal Pd, una dichiarazione di Marco Miccoli, coodinatore nazionale della Comunicazione.
“Elezioni regionali in Basilicata, i numeri del PD e del centrosinistra sono questi.
Delle 7 liste di centrosinistra a sostegno di Carlo Trerotola, 4 erano di area PDc e civici. Complessivamente, a scrutinio quasi terminato, raggiungono un dato superiore al 23%.
Il PD – prosegue Miccoli – alle politiche 2018 aveva ottenuto il 16,38%.
Il centrosinistra invece passa, sempre rispetto alle politiche 2018, dal 26% al 33%, compiendo un balzo in avanti del 7%”.