Nulla di fatto nell’incontro tenutosi ieri, mercoledì 9 ottobre nella sede della Confapi Matera, convocato per discutere sulla procedura dell’art 47 per il fitto ramo d’azienda da Ferrosud a Ferrocos e per la presentazione del piano industriale della Ferrocos alla presenza dell’Amministratore Unico della Coseco, società che controlla la Ferrocos.
Il piano industriale presentato – precisano in una nota congiunta i responsabili di Fim, Fiom e Uilm – ha tutta una serie di interrogativi e limiti specialmente per la tenuta occupazionale dell’intera forza lavoro del sito.
Nel contempo le Organizzazioni Sindacali hanno fatto rilevare con forza che, solo facendo investimenti seri e mirati nel settore ferroviario e nel nuovo core business della Coseco, cioè quello dei compattatori per rifiuti, si possono salvaguardare tutti i posti di lavoro.
In data odierna la Ferrocos non è stata in grado di presentare un piano industriale credibile e nello stesso tempo ci sono degli errori procedurali, la procedura infatti prevedeva alcuni fattori che sono stati disattesi.
Il tavolo si è aggiornato nelle prossime ore o nelle prossime settimane per capire se ci sono le condizioni per proseguire questo confronto.
FIM FIOM e UILM hanno fatto rilevare con determinazione – si legge nella nota – che il sito di Matera va salvaguardato e rilanciato al fine di dare un futuro certo ai 79 artigiani che da anni hanno fatto non solo la storia ma che potranno ancora contribuire al rilancio di un progetto industriale serio e credibile.