Il vero e il verosimile si mescolano nel raccontare le vicende dei personaggi che si muovono in una vita di provincia nel nuovo romanzo di Dino Rosa dal titolo “Padrone e sotto”.
L’opera, edita da Edizioni Creativa, è stata presentata martedì 20 novembre presso il teatro “F. Stabile”, nell’ambito dell’”Autunno Letterario” del Comune di Potenza. Ad offrire riflessioni ed interpretazioni, durante la serata, sono intervenuti, con l’autore, Lucio Tufano, scrittore, Lorenza Colicigno, giornalista e Ida Leone, blogger.
Dino Rosa, potentino, si occupa di marketing territoriale, e con questo nuovo romanzo giunge alla sua terza pubblicazione, dopo il romanzo autobiografico “Cercando la vita” (vincitore, nel 2011, del Premio Basilicata, sezione Autori lucani) e “Nessuno da salutare”, romanzo in cui tratta il tema delle nuove droghe giovanili.
Un insieme di situazioni, di vicende, di avvenimenti, quello presentato dall’autore, che si muove lungo un arco temporale esteso, dal dopoguerra agli anni ’70 e ’80, per approdare poi agli anni ’90, attraverso alcuni eventi storici significativi.
“È una storia di fantasia – spiega Dino Rosa – che trae spunto da fatti di cronaca che possono essere visti in controluce. Una storia dove si intrecciano il vero e il verosimile. Il vero, che è stato preso da alcuni giornali e da alcuni eventi, ad esempio, nel libro, c’è un riferimento al terremoto, e il verosimile, che costituisce il collante dei vari episodi veri fra loro. Quindi, il verosimile che è funzionale ad organizzare la storia e a dare una conseguenzialità logico – temporale”.
Nel contesto di una Basilicata che non è semplice sfondo ma luogo molto amato dall’autore, i personaggi e il protagonista Guido (imprenditore che con fatica è riuscito ad affermarsi ma vedrà non andare per il meglio le proprie ambizioni), agiscono secondo le loro possibilità, in una sorta di gioco delle parti guidato dal fato, pronto a capovolgere in meglio o in peggio la loro vita.
Il gioco di carte e bevute “padrone e sotto”, che prevede la possibilità di invertire i ruoli di capo e sottoposto, modificando per il tempo di una partita l’ordine gerarchico prestabilito dalla condizione sociale, offre all’autore il punto di partenza e la metafora di base su cui costruire un discorso più profondo sulla concezione del potere, in particolare al Sud, difficile da cambiare.
“Il titolo del padrone e del sotto – dice Rosa – è una metafora, proprio per evidenziare il fatto che nella nostra società lucana, e potentina in modo particolare, c’è sempre stata una persona che ha comandato e delle altre persone che si sono date da fare per diventare dei “sotto”, cioè persone che coadiuvano quello che comanda, e purtroppo questo è stato uno dei fattori limitanti del nostro sviluppo socio – economico”.
Non manca, ad arricchire il racconto, una storia d’amore che nasce tra i vicoli di Matera e si sviluppa tra le città di Potenza, Maratea, Capri, Milano e Roma e che, come dice Dino Rosa, “Serve a condire un romanzo di quella poeticità necessaria”.
Presenti, all’interno del volume, alcune poesie dell’ingegnere potentino Francesco Ciancia e recitate durante la presentazione da Dianella Lasala, inserite dall’autore “Per parlare della lucanità come valore, per parlare di questa eccellenza che abbiamo e che non sappiamo valorizzare. Purtroppo il nostro territorio non è in grado di trattenere tutte le sue eccellenze, tutte le sue personalità che meriterebbero di rimanere qui e che invece sono costrette ad emigrare”.