Giovedì 22 settembre, a partire dalle ore 19.oo, presso la libreria Ubik di Potenza, si terrà la seconda presentazione del romanzo calcistico “Alfredo Di Stefano – Vita e prodezze della Saeta Rubia” di Vincenzo Lacerenza, edito da Urbone Publishing e con prefazione di Luigi Guelpa. Dialoga con l’autore Donato Sileo, giornalista de La Nuova del Sud.
Suggestiva e amabile l’introduzione dell’autore del libro.
Con il suo stile unico e inimitabile, Alfredo Di Stefano, todocampista e malabarista – come lo apostroferà più tardi Malevaje in un tango a lui dedicato – a dispetto di quel nove portato sulle spalle con nonchalance, rivoluzionerà il modo di intendere il calcio a Chamartin: basta zapatazos, da adesso alla pelota si da del tu. Otto Liga, una Copa del Rey, ma soprattutto cinque Coppe dei Campioni tutte d’un fiato, sulle quali la Saeta Rubia apporrà la propria inconfondibile griffe, andando a segno in tutte e cinque le finali. Acquisirà la nazionalità spagnola e vestirà, dopo quelle di Argentina e Colombia, anche la prestigiosa casacca delle Furie Rosse. Perseguitato dalla sfortuna, però, dovrà rinunciare a coronare il sogno più grande, quello di disputare un Mondiale. Imprendibile, professionista indefesso, coinvolgente come un bandoneonista e audace come Martin Fierro, l’asso di Barracas è stato, a detta di molti, il più grande di sempre. Con buona pace di Pelè e Maradona.
