Giovedì 12 maggio 2022 – Presieduto dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Alessandro Galella, incontro oggi con i segretari lucani di Cgil, Angelo Summa, Cisl, Vincenzo Cavallo e Uil, Vincenzo Tortorelli, e i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm e Confsal e Fismic per un’analisi della situazione nel settore dell’automotiv di Melfi con particolare attenzione all’indotto che subisce particolarmente la situazione generale di crisi. SEGUE DOPO LA PUBBLICITA’.
“La Regione è pronta a mettere in campo progettualità e risorse per rendere competitivo il settore dell’automotive. La Stellantis e l’indotto rappresentano uno dei pilastri principali su cui si regge l’economia della Basilicata. Siamo consapevoli della criticità del momento e che la partita si gioca sugli scenari nazionali e internazionali, ma cercheremo di impegnare i fondi che ci verranno concessi dalla prossima programmazione comunitaria, dal Pnrr e le opportunità delle Zone economiche speciali per rilanciare con un Piano industriale il comparto che oggi, in Basilicata, dà lavoro a circa tremila lavoratori”.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Alessandro Galella, prendendo atto della preoccupazione espressa dai rappresentanti sindacali per la contrazione del settore in vista, soprattutto, del passaggio alla produzione di autovetture elettriche, che dovrebbe entrare a regime nello stabilimento di Melfi a partire del 2024.
L’assessore ha riferito di avere incontrato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e di avere avuto rassicurazioni che a breve sarà convocato un tavolo per fare il punto sulla situazione italiana. La Basilicata, intanto, farà la sua parte per rendere sempre più competitivo l’automotive lucano con investimenti che riguarderanno l’innovazione, l’abbattimento dei costi di produzione e la formazione.
Nella prossima settimana, ha annunciato Galella, sarà convocato il tavolo permanente su Stellantis con la partecipazione dei sindacati, delle organizzazioni datoriali e delle parti politiche.
“Vogliamo dare – ha concluso l’assessore – risposte concrete alle aziende dell’indotto e ai lavoratori. Nessun posto di lavoro deve essere perso. Con il contributo di tutte le componenti sociali, imprenditoriali e della politica cercheremo di investire tutte le risorse a nostra disposizione per rendere attrattiva l’area industriale con l’innovazione e produzioni di qualità”.
I SINDACATI DOPO L’INCONTRO CON L’ASSESSORE GALELLA
CGIL
“Come sindacati – affermano Angelo Summa, segretario generale della Cgil Basilicata e Giorgia Calamita, della Fiom Cgil Basilicata – abbiamo sollevato le preoccupazioni rispetto alla crisi che il settore dell’automotive e della componentistica sta vivendo a causa del calo produttivo dovuto a una serie di fattori: da un lato le imprese che non hanno investito per tempo nella transizione ecologica, dall’altro la pandemia e la mancanza di componenti a cui oggi si aggiunge la guerra in Ucraina. Tutti fattori che stanno impattando pesantemente sulle condizione salariale e di lavoro perché, in assenza di programmazione delle produzioni, l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali crea forte incertezza sui livelli occupazionali.
La Cgil e la Fiom Cgil di Basilicata all’incontro hanno espresso “la necessità che le istituzioni regionali investano nell’automotive, settore trainante dell’economia regionale – aggiungono Summa e Calamita – e che in particolare gli investimenti e la programmazione siano indirizzati alla formazione dei lavoratori, all’innovazione del prodotto e alle infrastrutture dell’area industriale di Melfi, affinché possa essere superata la monocommittenza e sia favorita la competizione nel mercato globale”. Il sindacato ha chiesto una “accelerazione degli interventi – affermano i rappresentanti sindacali – perché si possa governare il processo di transizione e arrivare al 2024, anno in cui nello stabilimento di Melfi partirà la produzione dei quattro nuovi modelli così come stabilito dagli accordi di giugno 2021, con il giusto sostegno ai lavoratori a garanzia dei livelli occupazionali, tenuto conto che a giugno gli ammortizzatori sociali finiranno. È già in atto da parte delle aziende una riorganizzazione che sta determinando una riduzione dei costi che impatta sulla riduzione del salario e sul peggioramento delle condizioni di lavoro, producendo inevitabilmente frammentazione, precarietà, ricorso agli appalti e una delocalizzazione fuori regione con un abbassamento dei diritti”.
La Cgil e la Fiom Cgil hanno pertanto chiesto “l’apertura di un tavolo nazionale e regionale sull’automotive e sulla componentistica affinché – spiegano Summa e Calamita – vengano adottate politiche industriali del settore che possano dare risposte al territorio, garantendo piena capacità produttiva dello stabilimento di Melfi e piena occupazione. Serve un piano straordinario di investimenti per favorire l’innovazione e la diversificazione e ridurre i costi energetici. L’assessore si è reso disponibile a tenere alta l’attenzione sul tema e a trovare investimenti per le superare criticità sollevate. Il tavolo regionale si aggiornerà il prossimo 3 giugno, alla presenza della parte datoriale. Le preoccupazioni tuttavia permangono. Attualmente – concludono Summa e Calamita – l’intera componentistica non ha ancora acquisito le commesse per il nuovo piano industriale che prevede la produzione a Melfi dei quattro modelli elettrici. La Cgil e la Fiom Cgil Basilicata, a fronte del ricatto occupazionale, continueranno pertanto a rivendicare nel rapporto con le aziende la necessità di investire e di non ridurre i diritti. Nei prossimi giorni sono in programma una serie di assemblee con i lavoratori e le lavoratrici per decidere quali ulteriori azioni mettere in campo”.
CISL
“L’incontro di oggi è stato positivo e proficuo perché ci ha permesso di definire insieme alla Regione Basilicata un metodo di lavoro che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori in campo, a partire da Confindustria, dalle aziende dell’indotto e dalla stessa Stellantis. Il tavolo permanente annunciato dall’assessore Galella sarà un primo test per capire se ci sono le condizioni per passare dalla condivisione del metodo alla condivisione del merito delle problematiche e delle necessarie soluzioni che riguardano il polo automotive di Melfi. Ci pare di capire che sulla necessità di un maggiore protagonismo della Regione ci sia una sostanziale sintonia di vedute con l’assessore e contiamo di poter tradurre presto questa convergenza di idee in un piano progettuale chiaro e con impegni concreti”. Così i segretari della Cisl e della Fim della Basilicata, Vincenzo Cavallo e Gerardo Evangelista.
I rappresentati della Cisl hanno ribadito al tavolo di oggi “la necessità di una politica industriale nazionale e regionale in grado di accompagnare le imprese del settore automotive nei processi di trasformazione globale che stanno caratterizzando un settore che si sta misurando con diversi problemi: dalla pandemia alle tensioni geopolitiche, dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime alle difficoltà che ancora si registrano nelle catene di fornitura, in particolare di microchip”. Cavallo ed Evangelista hanno ricordato che “in previsione delle nuove produzioni elettriche a partire dal 2024, il polo automotive di Melfi sarà investito da radicali processi di trasformazione sul fronte tecnologico e ambientale e occorre perciò mettere le aziende dell’indotto nelle condizioni di competere e di raccogliere la sfida della transizione digitale ed ecologica. Si tratta di processi complessi che vanno governati per non generare ricadute sul piano sociale e nuove disuguaglianze. La Regione Basilicata deve svolgere un ruolo attivo, di sostegno e di garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro nel sito industriale di Melfi. Le parole dell’assessore Galella e l’idea di costituire un tavolo permanente sull’automotive vanno nella giusta direzione”, concludono Cavallo ed Evangelista.
UIL-UILM
La UIL e la UILM hanno manifestato le proprie preoccupazioni per la difficile fase storica che il settore dell’auto sta vivendo a causa del calo produttivo aggravato dalla mancanza dei semiconduttori, dalla pandemia ed ora dalla guerra in Ucraina che sta mettendo in discussione l’approvvigionamento della materia prima.
Siamo inoltre in una fase dove il piano industriale, che STELLANTIS ha illustrato ai sindacati nel corso dell’incontro presso il MISE, in seguito all’accordo del 25 giugno, che prevede l’allocazione degli investimenti per quattro modelli elettrici a Melfi, deve prendere avvio.
prioritario, pertanto, un confronto serrato e concreto attraverso tavoli tematici tra sindacati, Regione Basilicata, mondo delle imprese, Confindustria, che governi concretamente questa fase di transizione e ne garantisca la riuscita, in termini di salvaguardia dei posti di lavoro e nuovi investimenti, rafforzando il polo dell’auto di Melfi come strategico nel triangolo produttivo Pomigliano Termoli Melfi.
Anche rispetto alla componentistica e alla sua produzione è prioritario avviare un confronto, che coinvolga anche enti locali e comuni, al fine di salvaguardare ogni posto di lavoro e garantire una giusta e inclusiva transizione.
Bisogna accelerare le interlocuzioni serrate con Stellantis affinché si chiarisca quale sarà la componentistica del futuro e stabilire un patto sociale vero che leghi le attività ai lavoratori, perché nell’indotto non si perda nessun posto di lavoro.
Abbiamo, pertanto, invitato la Regione a predisporre dei piani specifici, anche attraverso le risorse rivenienti dal PNRR e delle compensazioni derivanti dalle royalties, per rafforzare il polo dell’auto di Melfi, le aziende dell’indotto e poter attrarre anche ulteriori investimenti che, diversamente, rischierebbero di andare in altri territori.
Come UIL e UILM abbiamo ribadito con forza l’urgenza di costruire prospettive future per il polo dell’auto lucano in grado di affrontare le sfide future.
FISMIC-CONSAL E CONFSAL BASILICATA
All’incontro ha partecipato anche una delegazione della Fismc-Consal e della Confsal formata dal segretario regionale della Fismic-Confsal Pasquale Capocasale e da Gerardo De Grazia, segretario Confsal Basilicata.
“E’ stato un incontro cordiale con toni molto franchi – ha affermato Pasquale Capocasale– nel quale abbiamo riferito all’assessore Galella delle difficoltà che stanno caratterizzando l’intero settore dell’automotive, acuite ancor di più sia dalla pandemia da Covid-19 sia dalla crisi politica internazionale provocata dal conflitto russo-ucraino, e delle conseguenze preoccupanti che si stanno registrando nello stabilimento Stellantis Melfi e nell’intera area industriale.
Una situazione che è destinata ad avere dei riflessi negativi ancora più marcati se si pensa che con la transizione ecologica e, quindi con il passaggio sempre più all’elettrico, si assisterà ad una riduzione dei posti di lavoro. Da qui la necessità da parte delle istituzioni, e in particolare della Regione Basilicata, di promuovere iniziative che da una parte rilancino l’interesse del mondo industriale verso questa area e dall’altra mitighino lo stato di difficoltà delle migliaia di maestranze che lavorano in questo territorio”.
“Crediamo che per scongiurare la perdita dei posti di lavoro – ha sottolineato Gerardo De Grazia– sia indispensabile attivare tutte quelle politiche capaci di attrarre maggiormente l’area industriale di San Nicola di Melfi. Mi riferisco ad un miglioramento e potenziamento dei trasporti come pure ad una riduzione dei costi energetici mediante lo sviluppo di energie rinnovabili e a un regime di tassazione locale che possa indurre il mondo industriale nazionale ad investire in quel territorio. E poi la necessità di riqualificare la manodopera con corsi di formazione capaci di immettere immediatamente nel mondo del lavoro le maestranze in difficoltà”.