Domenica 13 dicembre 2020 – Una “boccata di ossigeno” per il comparto dei servizi di ristorazione che in Basilicata è formato da 2.755 imprese (il 64,6% sono ditte individuali) di cui 1.299 ristoranti (60,6% ditte individuali) a cui si aggiungono 1.419 bar (69,3% ditte individuali).
Commenta così Michele Tropiano, vice Presidente di Confcommercio – la riapertura come un segnale di allentamento dei provvedimenti più restrittivi che hanno inciso profondamente sul settore ma anche sul comportamento dei lucani che da sempre hanno un legame profondo con la cucina tradizionale e a quella innovativa dei nostri ristoranti.
“Nella prima giornata di ritorno ai piatti serviti al tavolo è troppo presto per dire come è andata, ma sicuramente – prosegue Tropiano – ha aiutato ristoratori, albergatori e titolari di bar-pub a ripensare in positivo in vista delle feste. Nessuno di noi pensava di fare grandi numeri.
Ci sono però le condizioni di una ripresa e di garantire sicurezza ai clienti perché tornino con fiducia al ristorante. E’ il nostro un modo non certo scontato di reagire per non contare solo su aiuti e misure di sostegno, nazionali e regionali. In proposito – aggiunge Tropiano – è stato positivo l’Avviso del Dipartimento Attività Produttive della Regione, voluto dall’assessore Cupparo, che ci sgraverà di un buon 80% dei costo della Tari.
Se tasse e tributi sono pesantissimi in tempi normali, sfidiamo chiunque a verificarlo adesso. Solo che oltre a ridurre i costi e alla tutela sanitaria vi è anche l’esigenza improcrastinabile di centinaia di micro aziende e famiglie di tornare a lavorare e la cui unica fonte di reddito è l’attività esercitata. E’ diventato ormai vitale poter riaprire e riprendere il contatto diretto con gli utenti””.
E c’è persino chi si è emozionato come è avvenuto con l’inaugurazione del suo locale. Antonio Coronato (Osteria della via Appia) non ha mai nascosto la grande voglia di ricominciare e si è preparato da giorni per la nuova grande prova.
“Direi il primo giorno di scuola! Incredibile – afferma il ristoratore – avere avuto la sensazione del primo giorno di quando aprimmo… è una sensazione che solo chi ha veramente nel cuore questo lavoro può capire quanto è importante avere i clienti al tavolo.
È stato giusto chiudere ma altrettanto riaprire perché chi svolge questo mestiere per smentire la tesi che con la cucina-mangia a casa non ci saranno mai problemi di mancata sicurezza e rispetto delle regole!
La ristorazione non è solo guadagno, c’è molto di più dietro e spero che chi riapre – sostiene Coronato – abbia la responsabilità di non farlo solo per ripianare le spese ma anche per dimostrare quanto ci tiene a questo lavoro. Siamo stati inondati di prenotazioni ma abbiamo preferito non riempire del tutto perché le regole vanno rispettate e con grande entusiasmo speriamo di accontentare tutti per il pranzo di Natale. Non rinunciamo a riaprire, i sacrifici sono molti e – conclude – dobbiamo farci coraggio”.