Mercoledì 20 maggio 2020 – “Abbiamo predicato nel deserto!”. Esordisce così il Presidente dell’ Adoc di Basilicata, Canio D’andrea, nel denunciare – come già fatto nel passato – “l’aumento, ingiustificato ed indiscriminato dei prezzi nella nostra regione.
Molti consumatori, nelle prime settimane del lockdown ci avevano segnalato, attraverso di noi, – afferma D’Andrea – forti aumenti dei prezzi di prima necessità, ortaggi, frutta, salumi, carne, farina, così come per saponi e beni dedicati alla cura della persona e della casa, oltre alle speculazioni sulle mascherine e gli altri Dispositivi di Protezione Individuale”.
Nel ricordare che la stampa sta denunciando quanto sta accadendo, D’Andrea fa riferimento a quanto sta accadendo in Basilicata.
“Circa un anno fa – ricorda D’Andrea – avevamo evidenziato che la Regione Basilicata, l’Egrib e Acquedotto Lucano ci avrebbero “messo pesantemente le mani in tasca” con l’aumento del costo dell’acqua, della depurazione e delle altre “diavolerie” che si sono inventati per “strizzare ben bene “ i cittadini di Basilicata.
Le bollette che i lucani stanno ricevendo, che fatturano i consumi anche di più di un anno fa, fanno “inalberare”, usando un eufemismo, i consumatori.
Tutte le nostre vibrate proteste – denuncia D’Andrea – sono state insabbiate con i risultati di oggi. Bollette dell’acqua “salatissime”, costi che moltissimi utenti non possono più permettersi!
Subito dopo le prime settimane del lockdown avevamo, anche a seguito delle numerosissime segnalazione che pervenivano nelle nostre sedi, evidenziato gli aumenti dei beni di prima necessità al dr Vardè, Prefetto di Potenza, al sig. Guarente – Sindaco di Potenza, successivamente al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata Bardi, e a tutti i consiglieri regionali chiedendo un loro intervento e la costituzione o meglio la ricostituzione di un Osservatorio sui Prezzi, come tra l’altro fatto in altre regioni.
Anche questa nostra richiesta, tranne la solidarietà di qualche consigliere regionale dell’opposizione, – precisa D’Andrea – è caduta nel vuoto. I problemi di tutti i giorni, i consumi, la ristretta disponibilità della famiglie lucane non provoca interesse alcuno in chi amministra questa comunità.
Continueremo a dare il nostro contributo, a pungolare le Amministrazioni e gli Amministratori a recepire le istanze che vengono dalla gente, a tutelare e stare al fianco dei cittadini lucani, tutti ed indistintamente. Non ci sottrarremo, nonostante i silenzi delle istituzioni,- conclude D’Andrea – se chiamati a dare il nostro contributo per “salvare il salvabile”.