Si è conclusa con la condanna a sette anni di reclusione, inflitta dal Tribunale di Potenza, una brutta storia di violenze, soprusi, minacce, reati dei quali si è reso responsabile un giovane di 24 anni, residente in un paese del Vulture-Alto Bradano. Vittime la sua ex fidanzata e sua madre. Quest’ultima, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali con l’imputato anche con la minaccia di un coltello, mentre la minorenne era stata stata per lungo tempo perseguitata con sms, appostamenti e pedinamenti.
Il giovane, arrestato nel novembre del 2014, ha fornito ai giudici una versione diversa di quanto accaduto, sostenendo che la madre della sua ex fidanzata era consensiente. Tesi che il Tribunale non ha preso assolutamente in considerazione, ritenendo invece che nei comportamenti dell’imputato ci fosse stata premeditazione.
IL Pubblico Ministero, Daniela Pannone, aveva chiesto nove anni e sei mesi di reclusione.
Le due donne si sono costituite parte civile. Il Tribunale ha disposto una provvisionale di 11mila euro.