Sequestrati beni a titolare di autosalone accusato di dichiarazione fraudolenta e truffa allo Stato

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Giovedì 2 febbraio 2023 – Nella mattina odierna, all’esito di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica e condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza, è stata data esecuzione ad una misura cautelare personale e reale, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Potenza, che ha disposto nei confronti dell’imprenditore Michele Cuseo di Rapolla la misura interdittiva del divieto di esercitare, per 12 mesi, attività imprenditoriali inerenti alla commercializzazione di automobili e il sequestro preventivo di somme di denaro e beni per un ammontare complessivo di oltre S00mila euro nella disponibilità della società CUSEO AUTO S.r.l. di Rapolla e del medesimo imprenditore a carico del quale sono state, altresì, sequestrate quote di capitale di quattro società di cui quest’ultimo era il socio occulto e gestore di fatto.

Michele Cuseo è indagato e gtavemente indiziato – fatta salva la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva – per dichiarazione fraudolenta, truffa ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento di valori e falso ideologico in atto pubblico, in quanto rappresentante legale della CUSEO AUTO S.r.l.. perché. al fine di evadere !’I.V.A., negli anni di imposta dal 2012 al 2017, compiendo operazioni simulate ovvero avvalendosi di documenti falsi o altri mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l’accertamento e ad indurre in errore l’Amministrazione finanziaria, avrebbe commercializzato in Italia autoveicoli acquistati in Paesi comunitari, applicando, indebitamente, un’aliquota IVA ridotta.
Atttaverso tale artificioso meccanismo, l’indagato si sarebbe procurato un ingiusto profitto patrimoniale corrispondente all’importo dell’IVA illecitamente sotttatta all’Erario con un corrispondente danno per lo Stato per oltre S00mila euro.

Il medesimo Michele Cuseo, sulla base degli indizi raccolti durante le indagini, risulta che, con la complicità di alcuni prestanome, ha altresì costituito e gestito società, intestate a questi ultimi, allo scopo di proseguire la fraudolenta attività commerciale e porre in essere ulteriori illecite attività finalizzate ad ottenere finanziamenti pubblici regionali.