Per otto mesi l’ing. Mario Carmelo De Bona (direttore vice dirigente regionale dei Vigili del Fuoco di Potenza), l’ing. Saverio Laurenza (direttore, vice dirigente comandante provinciale dei vigili del fuoco di Potenza), l’ing. Mariella Divietri (Funzionario Arpab), Giovambattista Vaccaro (funzionario Inail), l’arch. Antonella Amelina (Responsabile Area Edilizia e Urbanistica del Comune di Viggiano), componenti del C.T.R. (Comitato Tecnico Regionale) sono sospesi dall’esercizio di pubblico ufficio.
Lo ha disposto la Procura della Repubblica di Potenza nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo lo sversamento di greggio dagli impianti del Cova di Viggiano, per il quale ci sono altri indagati. uno di costoro, Enrico Trovato, dirigente dell’Eni, responsabile del Centro oli è agli arresti domiciliari.
Ai componenti del C.T.R. – devono rispondere di concorso in falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici e concorso in rifiuto in atti di ufficio, abuso d’ufficio – viene contestato che, sebbene avessero prescritto una maggiore frequenza nei controlli sui serbatoi e di valutare l’ipotesi di dotare gli stessi di doppio fondo, tali prescrizioni sarebbero state “apertamente e dichiaratamente disattese dall’Eni, senza che il C.T.R. intervenisse per imporre il rispetto delle sue stesse disposizioni”.
Quanto accaduto – lo sversamento di greggio, qualificato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare “incidente rilevante” – ha causato la contaminazione e la compromissione di 26mila metri quadri di suolo e sottosuolo nell’area di Viggiano e del reticolo idrogafico a valle dell’impulvio denominato “Fossa del Lupo”.