"Guerra della paglia": due persone arrestate a Melfi dai Carabinieri
Nelle prime ore della mattinata di oggi, martedì 3 settembre, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi (PZ), è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere, disposta dal GIP di Potenza, nei confronti dei fratelli Antonino e Lorenzo Delli Gatti, di anni 22 e 39, imprenditori agricoli di Melfi (PZ), ritenuti responsabili di estorsione aggravata e illecita concorrenza con violenza o minaccia.
Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia – poi pienamente confermata dalle indagini stesse – presentata il 24 giugno scorso da un altro imprenditore agricolo della zona, da diversi anni impegnato nell’attività di raccolta della paglia nell’agro melfese.
Costui, che svolgeva la medesima attività dei Delli Gatti, riferì ai carabinieri di essere stato minacciato ed aggredito violentemente dai fratelli Delli Gatti, suoi concorrenti, i quali, durante il suo disperato tentativo di fuga, lo avevano anche inseguito in auto, speronando ripetutamente il veicolo da lui condotto,
fermandosi solo dopo essersi resi conto che lo stesso stava per raggiungere la vicina Stazione Carabinieri di San Nicola di Melfi.
I fatti si inquadrano nella cosiddetta “guerra della paglia”, venuta alla ribalta solo da alcuni anni.
In sostanza, la paglia che, in passato, veniva utilizzata per lo più
dagli allevatori di bestiame, a seguito del suo moderno impiego nel settore energetico delle biomasse, è divenuta importante fonte di guadagno per gli imprenditori agricoli operanti in tale ambito; un rilevante affare, soprattutto a
seguito della realizzazione di un impianto di biomassa nel vicino comune di Sant’Agata di Puglia (FG), dove viene conferito
il prodotto ottenendo significativi guadagni.
Alla base dell’aggressione, dunque, secondo quanto dichiarato dall’imprenditore vittima dei Delli Gatti, vi era la pretesa (poi realizzatasi) degli indagati di svolgere in esclusiva l’attività di raccolta della paglia, anche su terreni che nel passato e sulla base di pregressi accordi verbali erano stati concessi al denunciante stesso.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di confermare come, il giorno seguente la cruenta aggressione, gli indagati ( peraltro con l’ausilio di due soggetti con numerosi precedenti di polizia) siano stati effettivamente impegnati nella raccolta della paglia su un fondo di proprietà di un agricoltore del posto che da anni, invece, affidava tale attività proprio al denunciante che, peraltro,
nei giorni precedenti, aveva già provveduto ai lavori propedeutici alla raccolta (c.d. ranghinatura).
Dalle indagini è emerso come i Delli Gatti, attraverso violenza, minaccia ed intimidazione, abbiano compiuto atti di concorrenza illecita finalizzati ad alterare la libera dinamica del mercato ed imporre nelle campagne del melfese il loro monopolio assoluto nel settore della raccolta e del commercio all’ingrosso della paglia, accentrando nelle loro mani gli ingenti profitti derivanti dalla vendita del prodotto.
Gli accertamenti espletati successivamente, presso la centrale di produzione di energia elettrica, infatti, hanno permesso di stabilire che la paglia ivi conferita dagli indagati, per il solo mese di giugno, aveva già comportato introiti per circa 10.000 euro.
La misura cautelare è stata eseguita con l’impiego di 20 unità del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza che si sono avvalsi del supporto di unità cinofile dell’Arma.