L’area utilizzata per l’illecita coltivazione, delimitata da una rete metallica e individuata dopo capillari azioni di controllo del territorio, è ad una quota piuttosto elevata (circa mt. 1000 di altitudine) in una zona impervia, a distanza di circa un chilometro dal centro abitato di Sasso di Castalda. Raggiungibile solo attraverso strade interpoderali, è nascosta da un muro realizzato con pietre a secco.
La Guardia di Finanza l’ha individuata, scoprendo che, in pochi metri quadrati, erano state concentrate ben 356 piante di varia grandezza e di altezza compresa tra 120 e 20 centimetri. Questo lascerebbe pensare che la coltivazione durasse da tempo.
Il responsabile dell’illecita attività è risultato essere il proprietario dell’area, un incensurato del luogo, B.C. di 40 anni. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Nella sua abitazione gli agenti della Guardia di Finanza hanno rinvenuto anche 80 grammi di marjiuana e di un bilancino di precisione.