I motivi per i quali l’assemblea, legittimata a farlo a norma di statuto, ha adottato questo provvedimento, è spiegato nella lettera a firma del presidente Nicola Stigliani, inviata alla Regione, alle Aziende Sanitarie e all’Azienda Ospedaliera San Carlo. Ne abbiamo dato notizia ieri.
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Rocco De Asmundis             Emanuele  Landro
Al provvedimento risponde il Consiglio Direttivo dell’Avis Regionale di Basilicata, con un comunicato stampa inviato a Regione, Azienda Sanitaria di Potenza, al San Carlo e al Sindaco del capoluogo di regione, nel quale si parla di” personale crociata” di Nicola Stigliani nei confronti del presidente e del tesoriere di Avis Regionale di Basilicata. A Stigliani si contesta di dimenticare “di aver ricevuto in sede di Avis Nazionale un provvedimento di rigetto delle sue medesime richieste e, quindi, – prosegue il comunicato stampa – il ruolo svolto dal Presidente e dal Tesoriere dell’Avis Regionale di Basilicata è quanto mani certo ed acclarato nel rispetto di giurisdizione interna.
“Ogni tentativo di diverso e strumentale utilizzo di altre modalità reiterative della medesima richiesta, – si precisa ancora – si pone al di fuori delle regole dell’Avis e appare uno strumento, non solo lesivo dell’immagine delle persone fisiche che ne sono ingiustamente attinte, ma anche in disprezzo di quelle regole di cui si attribuisce violazione a terzi.
Leggiamo ancora nel comunicato stampa.
“A questo proposito si precisa e si documenta che:
a) Sul provvedimento di espulsione già adottato il 18 marzo 2015 dal Consiglio Direttivo dell’Avis Comunale di Potenza il 18 marzo 2015, vi è un giudizio pendente della magistratura interna (Collegio Regionale dei Probiviri) che sta facendo il suo corso.
b) La stessa magistratura interna di Avis Nazionale, si è già espressa negativamente nei confronti della richiesta dell’Avis Comunale di Potenza, rigettandola.
c) L’assemblea dei soci convocata – con riserve scritte sul contenuto e sulla regolarità della convocazione avanzate da alcuni Componenti dello stesso Direttivo di Avis Comunale di Potenza – in un afoso pomeriggio di luglio alla presenza di una cinquantina di soci sui 2554 aventi diritto, ha illegittimamente deliberato un provvedimento su un oggetto di cui non ha competenza.

Nicola Stigliani
Nicola Stigliani

Da queste premesse – sostiene il direttivo dell’Avis di Basilicata – emerge chiaramente l’intento persecutorio ed intimidatorio del sig. Stigliani, che firma personalmente e nella qualità di Presidente un comunicato che non sappiamo se sia stato condiviso preventivamente dal Consiglio Direttivo dell’Avis Comunale di Potenza, con unico scopo di delegittimare l’Esecutivo Regionale di cui a suo tempo già chiese le dimissioni, disvelando il progetto che oggi crede di portare a termine.
Avis Regionale Basilicata, confortata dalla giurisdizione favorevole dell’Avis Nazionale, continuerà ad operare, invece, nel rispetto delle regole tutelando onorabilità e immagine dei suoi Dirigenti da ogni attacco speculativo e personale, in attesa dell’esito, anche nel merito positivo, dei giudizi in corso”.
Fin qui la nota del Direttivo dell’Avis Regionale di Basilicata.
Qualche considerazione è doverosa, sperando di dare un modesto contributo affinchè si faccia definitivamente chiarezza in una vicenda che sta mettendo in discussione la credibilità stessa dell’associazione, aspetto questo che mortifica soprattutto le migliaia di donatori che hanno contribuito alla crescita della stessa e di quanti per essa si sono operati negli anni.
Cosa significa “la personale crociata del signor Nicola Stigliani” nei confronti di De Asmundis e Landro? Non ci risulta che sia personale la decisione di un’assemblea, sovrana a norma di statuto, di decidere. Il presidente Stigliani si è limitato – doverosamente, diciamo noi – a comunicare agli organi istituzionali il deliberato assembleare.
Deliberato che è il risultato di una serie di contestazioni, molte fatte in assemblea, sulla gestione finanziaria degli ultimi anni da parte dei dirigenti regionali dell’Avis, sulle quali non è stato fatto mai completa chiarezza.
Una domanda per tutte (problema, tra i tanti, posti nell’assemblea del 22 luglio scorso della sezione di Potenz dell’Avis) perchè sono stati acquistati circa 50mila euro di kit per piastrine, pur sapendo che non sarebbero state utilizzati perchè ci risulta che l’Avis non può prelevare piastrine? E’ vero – aggiungiamo noi – che i kit sono scaduti? Dove sono stati stoccati essendo rifiuti speciali? Anche il Noe probabilmente vorrebbe saperlo.
In una recente intervista di Nicola Stigliani a Basilicata 24, il presidente dell’Avis di Potenza denuncia tutta una serie di irregolarità contabili, emerse – a suo dire – dalla lettura attenta degli ultimi bilanci. Non ci risulta che siano stati forniti esaustivi chiarimenti. Se si aggiunge, come sembra, che un dettagliato dossier è stato inviato anche alla magistratura, non ci sorprendiamo che nell’opinione pubblica e soprattutto tra donatori qualche dubbio sia sorto sulla regolarità della gestione.
Cosa fare? In attesa che gli organismi associativi e, Dio non voglia, la magistratura facciano chiarezza, s’indica una conferenza stampa, con tanto di contradditorio, e in quella sede si chiariscano fino in fondo dubbi, perplessità ed eventuali responsabilità.
Vogliamo chiudere queste considerazioni con una frase di una lettera inviata in redazione da Vito Mariano Ferrara, donatore da 30 anni ed ex vice presidente dell’Avis Comunale di Potenza.
“La verità per emergere ha bisogno di tempo, pazienza e silenziosa operosità e quando emerge non fa sconti a nessuno. Questo dovrebbero capire i nostri vertici dell’Avis che – scrive Ferrara -, se amassero davvero questa associazione, meglio farebbero a fare un sacrosanto quanto dovuto passo indietro, lasciando a chi ha il cuore puro e la veste candida di traghettare in porti sicuri la nave che al momento rischia di affondare”.
Sottoscriviamo.
Nino Cutro