Mercoledì 15 settembre 2021 – Nella mattinata odierna – su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza che ha coordinato le indagirù – la Guardia di Finanza del locale Comando Provinciale ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Potenza nei confronti di tre imprenditori edili che nel tempo hanno posto in essere reiterate condotte distrattive del patrimonio aziendale.
L’attività investigativa – che si è sviluppata a seguito del fallimento della GIANNOTTI COSTRUZIONIS.r.l., già con sede nella zona industriale di Tito, costituita nel 2001 ed andata in decozione nel 2017 – ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine al delitto di bancarotta fraudolenta.
Indagati sono i fratelli Rocco GIANNOTTI (di anni 66) e Antonio (di anni 72) e Angelo GIANNOTTI (di anni 47) figlio di Antonio, che hanno rivestito la carica di amministratori e sono stati soci della menzionata impresa.
In particolare le indagini hanno fatto emergere che, nel corso degli anni gli amministratori della società poi fallita, hanno prima, incassato (spesso in contante) cospicue somme di denaro da privati, che allettati dalle offerte vantaggiose per l’acquisto di unità abitative in costruzione o da realizzare a titolo di anticipo e, poi, non hanno onorato gli impegni.
Segnatamente, all’atto della stipula del preliminare di compravendita non seguiva il relativo contratto definitivo comunque veniva richiesta un’anticipazione del prezzo pattuito in contanti o con assegni intestati direttamente ai soci.
Dalle investigazioni svolte è risultato inoltre che il mancato perfezionamento dell’acquisto della proprietà con la stipula del definitivo si trasformava in una vera e propria beffa per gli acquirenti, che, dopo avere dato fondo ai risparmi di famiglia, e dopo il fallimento della Giannotti Costruzioni srl, per salvare l’investimento già effettuato, procedevano a ricomprare l’immobile stesso dalla curatela fallimentare, raddoppiando, di fatto, la spesa.