Mercoledì 22 marzo 2020 – Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato la presenza di RNA (acido ribonucleico) del coronavirus nelle acque di scarico di Roma e Milano.

“Nessun rischio per la salute umana”, precisa l’Iss, ma il controllo delle fognature può essere utile “per rilevare precocemente la presenza d’infezioni nella popolazione. Nella Fase 2 questa sorveglianza potrà essere utilizzata per monitorare”.
Per il presidente dell’Iss Brusaferro: “potrebbe essere di aiuto nel controllo della pandemia”.

“Dopo Parigi anche a Roma e Milano sono state trovate tracce genetiche di Covid 19. Questo perchè lì in tempo utile sono stati avviati controlli e si seguono protocolli che anticipano le emergenze invece di subirle”.

È quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese (Iv) che sottolinea: “In Basilicata non sappiamo se nelle acque di scarico ci sono tracce di Coronavirus. Non lo sappiamo perchè non sono state avviate le ricerche e i controlli. Lo sapremo se l’assessore Gianni Rosa tra una polemica e l’altra penserà in maniera non arrogante a stare sul merito delle cose”. E aggiunge ancora il vicepresidente del Consiglio “I conti, purtroppo salatissimi in termini di vite umane, di disastri economici e di errori marchiani commessi da chi doveva controllare e agire per tempo, si faranno alla fine. Ora ci interessa solo lavorare per il bene di tutti”. “Per essere ancora più chiari lo scriviamo con nettezza: sappiamo, come lo sa anche l’Istituto Superiore di Sanità, che non ci sono pericoli diretti per la salute delle persone dalle acque di scarico contaminate. Ma, sempre secondo le indicazioni dell’Iss, cercare tracce di Coronavirus nelle condutture è fondamentale per individuare potenziali focolai di infezione nella popolazione e quindi controllare la pandemia anche nella fase due”, conclude Polese.