Giovedì, 9 aprile 2020 – Il segretario della Cgil di Basilicata, Angelo Summa (nella foto di copertina), in riferimento alla decisione del Direttore Generale dell’ospedale San Carlo, Massimo Barresi, di querelare alcuni quotidiani locali e la stessa Cgil per notizie ed affermazioni che avrebbero – a suo dire – diffamato l’ente, precisa che”non da oggi, ma da sempre, la Cgil non ha fatto altro che esercitare un legittimo e doveroso diritto di valutazione e critica nel merito delle scelte gestionali ed organizzative compiute dal direttore generale del San Carlo.
Mai – prosegue Summa – ha volto affermazioni contro l’azienda ospedaliera regionale San Carlo.
Al contrario, proprio al fine di salvaguardare la imprescindibile funzione che la stessa da sempre svolge nella Regione Basilicata quale insostituibile e principale presidio di tutela e cura della salute dei lucani, nonché l’inestimabile patrimonio di professionalità che all’interno della stessa a tutti i livelli operano, ha criticato sulla base di oggettivi dati di fatto le scelte strategiche ed operative del suo direttore generale.
È emblematico che il direttore generale, eludendo tale dato, anziché proporre personalmente l’azione giudiziaria si è affrettato, con le risorse della collettività – l’incarico è stato conferito ad un legale esterno il cui onorario sarà pagato dal San Carlo – ad approvare un atto per avviare invece le azioni giudiziarie a nome del San Carlo e di tanto la CGIL Basilicata chiederà la valutazione della Corte dei Conti al fine di verificare la ricorrenza dei presupposti del danno erariale, perché non ci si può servire delle risorse dell’azienda per tutelare la propria persona.
Del resto è significativa la fretta del direttore generale che ha approvato un atto in via di urgenza nonostante la sospensione dei termini giudiziari operante proprio per l’emergenza Covid escludendo ogni problema di tempi e di termini.
È chiaro – aggiunge Somma – che l’unica urgenza sottesa a tale iniziativa del vertice del San Carlo è quella di intimidire il sindacato, con l’evidente finalità di mettere il bavaglio alla voce critica della CGIL di Basilicata e di chiunque si permetta di criticare l’operato del direttore generale, ma non sortirà alcun effetto,perché la Ggil di Basilicata proseguirà con sempre maggiore attenzione nella sua azione di controllo e critica dell’operato dei vertici dell’azienda, nell’interesse dei lavoratori del San Carlo e di tutta la comunità lucana.
Non ci presteremo al tentativo di intimidire chi quotidianamente ha difeso medici, personale sanitario e personale operante nell’azienda in questa fase delicatissima di emergenza sollecitando risposte e azioni alle criticità segnalate, dando voce alla preoccupazione e indignazione di tanti cittadini che non si sono sentiti adeguatamente tutelati non per mancanze degli operatori sanitari, ma per limiti gestionali e organizzativi del management della sanità lucana.
La CGIL di Basilicata attende pertanto serenamente che la magistratura valuti le azioni giudiziarie del vertice del San Carlo, nella consapevolezza che le stesse si risolveranno in “un buco nell’acqua”.
Chiediamo al presidente della Regione Vito Bardi – conclude Summa – un intervento immediato affinché ci dica se in Basilicata c’è ancora la libertà di critica sancita dalla Costituzione o se intende lasciare ancora agire un certo management, che oltre a manifestare limiti gestionali non all’altezza della funzione chiamata a svolgere, si è spinto fino a porre in essere, con fare intimidatorio, un’azione lesiva di una libertà fondamentale”.