Di Berardino Ferrero per loccidentale.it
Negli ultimi anni, il tema della natalità ha acquisito in Italia una rilevanza sempre maggiore. Non è un mistero che il nostro Paese soffra di un deficit demografico abbastanza importante e il numero delle nascite – ogni anno – sia ormai ben al di sotto di quello dei decessi. Però, nel momento in cui delle proposte su come invertire questa tendenza sono state elaborate e presentate all’opinione pubblica, le reazioni sono state spesso contrarie a qualsiasi tipo di progetto che contemplasse una seria politica di incentivi per la maternità. La maggior parte delle reazioni negative sono state mosse per motivazioni ideologiche che, ormai da più di qualche anno, sono presenti soprattutto in quell’area culturale “liberal” che vede la maternità stessa ed il concetto di famiglia naturale come un qualcosa di retrogrado (medievale è l’aggettivo più usato): l’esempio più lampante in merito è stato rappresentato dalla scomposta reazione della senatrice Cirinnà alle parole, che facevano riferimento proprio alla famiglia naturale, pronunciate da Matteo Salvini durante il dibattito seguito alle dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte.
Negli ultimi giorni l’attenzione su queste tematiche sembra essersi spostata in quel di Potenza, per una casuale concatenazione di eventi che riguardano sanità ed istruzione. Se, da una parte, nell’ospedale del capoluogo lucano il reparto di Neonatologia è stato messo K.O. da un’incredibile serie di assenze dei medici (che hanno costretto i bambini ricoverati in terapia intensiva ad essere trasportati in altre strutture) dall’altra, l’amministrazione comunale ha provveduto, per la prima volta, a far partire l’erogazione dei pasti nelle mense scolastiche sin dal primo giorno di scuola. Questo permetterà a centinaia di famiglie potentine di poter lasciare nelle scuole i propri figli durante l’orario di lavoro: un vantaggio non da poco, insomma.
Per questo, Marika Padula, Assessore alle Pari Opportunità del capoluogo lucano, con un comunicato stampa ufficiale ripreso da vari organi di informazione locale aveva ringraziato l’assessorato all’Istruzione per il buon provvedimento e, con un genuino entusiasmo, lo aveva intitolato “Fate figli e non abbiate paura!” al fine di rassicurare la popolazione in merito all’impegno che verrà profuso dall’amministrazione comunale per cercare di recuperare il reparto di Neonatologia. Ma non solo. Infatti la Padula spiega come, nonostante le difficoltà che la contemporaneità impone in materia di gestione familiare, i provvedimenti della giunta comunale siano indirizzati a …continua al link https://loccidentale.it/se-invitare-a-fare-figli-significa-essere-blasfemi-il-coraggioso-appello-dellassessore-marika-padula/