Martedì 12 maggio 2020 -” Ripartire? Noi dell’ADOC di Basilicata ce lo chiediamo da un po’: ma tutti intendiamo la stessa cosa quando parliamo? A noi sembra di no”.
A sostenerlo è il Presidente dell’Adoc di Basilicata, Canio D’Andrea, secondo il quale ai vertici del Governo regionale “si pensa solo a gestire il potere e scaricare su altri le responsabilità”.
D’Andrea parla di “giochi di palazzo” e ricorda la richieste fatte dall’Adoc che non hanno avuto risposte.
“Abbiamo chiesto poco tempo fa, – ricorda – anche un incontro per monitorare il rincaro dei prezzi. Nessuna risposta.
Abbiamo sollecitato provvedimenti per rinviare almeno di qualche mese le tasse regionali, provinciali e comunali e, invece, niente.
Ci saremmo aspettati provvedimenti per rinviare le bollette, specie quelle dell’acqua su cui la Regione ha una diretta influenza.
Ci saremmo aspettati un’azione politica a difesa del tessuto produttivo della Basilicata.
E, invece, NIENTE!
L’ADOC di Basilicata – prosegue D’Andrea – è da sempre impegnata a difendere i diritti dei cittadini e, anche in questo frangente non intende abdicare a questo ruolo”.
Al Presidente Bardi D’Andrea chiede cosa s’intende fare “per risollevare questa martoriata regione a cui la pandemia sta dando l’ennesima mazzata.
Pandemia che – sostiene il Presidente regionale dell’Adoc – lascia aperte questioni e parla di “tardive, inefficaci e inadeguate decisioni”.
E aggiunge: “Ci aspettiamo un po’ di coraggio nelle scelte. Ci aspettiamo delle idee che possano dare un po’ di sollievo per i nostri concittadini.
Ci aspettiamo quel cambiamento promesso in campagna elettorale e che ad oggi, dopo più di un anno, nessuno ha visto.
L’Adoc – conclude D’Andrea – è pronta a dare il proprio contributo d’idee e di proposte”.