Potenza | “Continua a sperare per un mondo migliore”, il messaggio dalla marcia della pace alla quale hanno partecipato numerosi, tanti i bambini

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Venerdì 17 marzo 2023 – Il fiume di gente si è snodato dalla chiesa di S.Anna, lungo viale Dante, corso Garibaldi, il rione Francioso per raggiungere la chiesa di San Giuseppe Lavoratore al rione Lucania a Potenza.
Lungo la stada, lettura di passi del Vangelo, canti e tanto entusiasmo tra i partecipanti. Numerosi i bambini delle scuole, delle associazioni scout che hanno portato le croci per ricordare quelle che portano quanti sono vittime di guerre, molte dimenticate.
E’ dal 24 febbraio 2022 che i media fanno scorrere sotto i nostri occhi immagini di morte e distruzioni della martoriata Ucraina. Ma perché si tace sui drammi umani procurati dalle altre guerre, ugualmente feroci, di cui conosciamo le distruzioni, le uccisioni e vediamo gli effetti con i migranti che bussano alle nostre porte?

E’ la domanda che gli organizzatori della marcia della pace, i parroci di S.Anna, San Giuseppe, San Pietro e Paolo e di Santa Croce, hanno posto, coinvolgendo scuole, associazioni, tanti cittadini che hanno condiviso nella serata un momento di riflessione e di denuncia. Riflessione su quello che accade nel mondo in tanti paesi martoriati dalle guerre; la denuncia per preferisce la guerra invece d’impegnarsi per la pace.
Il messaggio di Papa Francesco affinchè si fermino le armi è echeggiato tra i partecipanti alla marcia che si sono ritrovati nella chiesta di San Giuseppe dove i parroci don Francesco Corbo, don Antonio Palo, don Giovanni Di Carlo e don Marcello Cozzi hanno offrerto ulteriori spunti di riflessione.

Ai piedi dell’altare i cartelloni che scout ed alunni delle scuole avevano preparato per testimoniare il loro credere in un mondo migliore nel quale la fratellanza e l’amore tra i popoli debbano prevalere.
Sull’altare le croci realizzate con gli assi del barcone affondato davanti alla spiaggia di Cutro il 26 febbraio scorso.

“Questa sera oltre 600 persone (conteggiate, non supposte) – ha scritto su Facebook don Franco Corbo, parroco di S. Anna – hanno partecipato alla II Marcia della pace per ricordare le guerre in atto nel mondo e di cui nessuno parla.
Ne abbiamo selezionate 25 in base ai gruppi che hanno aderito: parrocchie, scuole, scout, associazioni di varie estrazioni.
Per ogni Stato abbiamo ricordato gli anni di guerra in corso, le vittime, i rifugiati ed abbiamo concluso con un pensiero di Papa Francesco.
Abbiamo voluto dire che non ci facciamo imbrigliare dalla informazione di parte ne da essa orientare nel nostro impegno di pace e di solidarietà ai popoli vittime delle guerre esportate dal capitalismo internazionale e fatte passare come guerre di etnie, di religione, di democrazia, bla. bla,bla.
La marcia è stata preceduta dalla croce costruita con i rottami del barcone arenatosi a Cutro che siamo andati a prendere sulla spiaggia.
Siamo in tanti che – ha aggiunto don Franco Corbo – lavoriamo fuori degli schemi ufficiali gestiti dai potenti di questo mondo ed educhiamo i giovani a chiedersi e a capire chi e perché fa la guerra. Niente vendita di armi a chi è in guerra. Ricordiamo, tra l’altro, che nel passato l’Italia tramite l’Arabia saudita ha venduto le armi all’Isis. Vendere armi significa buttare benzina sul fuoco, significa distruzione. Il Profeta Isaia ci ricorda che dobbiamo trasformare le armi in vomeri. Sia questa la pace e la nostra geopolitica”.
Trasformare le armi in vomeri: dalla marcia di questa sera un messaggio che deve impegnare tutti per contribuire tutti a creare un mondo migliore.
Ce lo chiedono i tanti bambini, i veri protagonisti della marcia di questa sera a Potenza.