Mercoledì 12 gennaio 2021 – Nell’incontro svoltosi in Prefettura a Potenza per discutere della sicurezza nell’area industriale di San Nicola di Melfi (VEDI), la Fiom Cgil – si precisa in una nota – ha chiesto di individuare con precisione i referenti delle operazioni da mettere in campo partendo dall’assunto che gli interventi immediati devono avere una copertura economica garantita.
Tali misure – prosegue la nota – devono avere l’obiettivo di rimappare l’intera area industriale implementando misure aggiuntive atte a garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.In questi anni più volte abbiamo segnalato la pericolosità di quella strada che vede momenti di altissima concentrazioni contemporanea di persone e di mezzi, ma ancora una volta si arriva il giorno dopo a seguito della scomparsa di una lavoratrice e delle mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici dell’area industriale di San Nicola di Melfi.
La Fiom ritiene questo primo incontro importante, seppur tardivo nonostante le denunce del sindacato, poiché ha messo in luce tutte le criticità inerenti l’area industriale di San Nicola di Melfi e le azioni da mettere in campo per renderla finalmente sicura e agibile, con interventi strutturali e programmati.
L’ area industriale più produttiva del Mezzogiorno dovrà necessariamente essere messa al primo posto dell’agenda politica regionale per garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
La Fiom Cgil – si afferma nella nota – ritiene fondamentale accelerare i tempi di realizzazione degli interventi previsti, considerando che ad oggi i dati forniti dall’INAIL durante l’incontro denunciano un incremento sostanziale rispetto agli anni precedenti, di infortuni sul lavoro e in itinere.
Per queste ragioni, è stato chiesto di ripristinare illuminazione e segnaletica stradale, in particolar modo in prossimità degli attraversamenti pedonali corrispondenti alle uscite delle aziende, di regolamentare i percorsi e le fermate degli autobus rispetto alle reali esigenze dei lavoratori, di intensificazione dei controlli delle forze di polizia su tutta l’area, di ridurre i limiti di velocità, di riattivare il comitato regionale per la prevenzione e sicurezza allargato ai sindacati, di rafforzare il personale ispettivo e di vigilanza dei luoghi di lavoro.
La Fiom Cgil ritiene inaccettabile – conclude la nota – che le discussioni avvengano sempre in ritardo e a valle dei tragici eventi come la morte della lavoratrice Rossella, rivendicando una seria e corretta programmazione sull’utilizzo dei fondi regionali da destinare a tutte le aree industriali, a partire dalla viabilità e dalle infrastrutture, che finalmente rendano sicura e competitiva la nostra regione.