Così ha deciso la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, nella sentenza 40030 pubblicata oggi
La vicenda
Il tribunale di Siracusa il 16 febbraio scorso aveva deciso il “non luogo a procedere” per un signore di Siracusa trovato con una piantina di canapa indiana sul terrazzo. Per il tribunale, la concentrazione del principio attivo (il Thc era parti all’1,8%) e la presenza di un’unica pianta permettevano di escludere la diffusione della droga leggera, sufficiente per uso personale.
Una decisione contro cui si è opposto il procuratore della repubblica per violazione della legge penale, in particolare degli articoli 425-428 del Codice di procedura penale. Secondo il procuratore la condotta andava sanzionata in base alla tipologia di pianta, alla quantità di principio attivo sopra i minimi di legge, al peso della piantina pari a 312 mg contro il limite dei 25 mg previsto dalla legge e al fatto che era già alta un metro pur non essendo arrivata a completa maturazione.
La sentenza
La Cassazione rigetta il ricorso ritenendo una sola piantina coltivata su un terrazzo in un contesto urbano non è in grado di incrementare il mercato delle sostanze stupefacenti.
La Cassazione rigetta il ricorso perché esclude “… che da questa coltivazione possa derivare quell’aumento della disponibilità della sostanza e quel pericolo di ulteriore diffusione che sono gli estremi integrativi della offensività e punibilità della condotta ascritta”.
Fonte: IlSole24Ore