“La bellezza salverà il mondo” (titolo originale “Les Aventuriers de l’absolu”) è un saggio del filosofo bulgaro Cvetan Todorov e tratta dell’aspirazione all’assoluto, ricercata attraverso la via dell’arte. Todorov ripercorre ed analizza le vite di tre grandi autori (Oscar Wilde, Rainer Maria Rilke e Marina Cvetaeva), scelti poiché hanno posto la loro intera esistenza al servizio del bello e della perfezione. Il titolo italiano riprende una frase del principe Myškin ne “L’idiota” di Dostoevskij. La bellezza, infatti, era così centrale nella sua vita (ci racconta Anselm Grun), che il grande romanziere russo andava almeno una volta all’anno a vedere la bellissima Madonna Sixtina di Raffaello e rimaneva a lungo in contemplazione davanti a quella splendida figura. Questo fatto è sorprendente, dato che i suoi romanzi penetrano nelle zone più oscure e perfino perverse dell’animo umano. Ma quello che lo spingeva, in verità, era la ricerca della bellezza, e per questo ci ha lasciato la famosa frase: “La bellezza salverà il mondo”.
Se la bellezza, quindi, per Todorov e Dostoevskij, salverà il mondo, la bruttezza, per inverso, lo ucciderà. Ed è quello che sta accadendo oggi soprattutto sui social. Milioni di foto brutte e post sgrammaticati, migliaia di gruppi di “denuncia” nei quali vengono condivise le peggiori brutture dei luoghi in cui noi stessi abitiamo. Strade rotte e sporche, immondizia, topi morti, feci di cani. Già, c’è persino chi fotografa le feci dei nostri cari amici a quattro zampe, le posta sui social e scrive: “Che schifo!”. Tutto questo, purtroppo, abitua le persone alla bruttezza e convince loro che la città in cui vivono, nel caso specifico Potenza, sia davvero sgraziata, antiestetica, sporca e non curata.
Da qualche settimana, da un’idea dell’assessore all’ambiente del Comune di Potenza, Alessandro Galella, è nato un gruppo facebook dal nome “Il bello di vivere a Potenza” nel quale gli iscritti (quasi 2200 in poche settimane), pubblicano foto e video che “esaltano” la bellezza del capoluogo lucano. Un’iniziativa semplice che ha però un obiettivo profondo: cambiare la prospettiva e iniziare a guardare con occhi nuovi (non ci vuole poi così tanto, a volte basta alzare lo sguardo!) alle tante bellezze che ogni luogo nasconde. Se poi di questo luogo ci si è affezionati o addirittura innamorati, sarà ancora più facile celebrarne la bellezza provando, allo stesso tempo, a rispettarlo di più.