E’ stato pubblicato ieri il report dell’Istat “Misure del benessere equo e sostenibile dei territori” per costruire e alimentare regolarmente un sistema di indicatori utili a soddisfare la domanda di informazione statistica territoriale . Gli indicatori statistici, in tutto 61, sono articolati in 11 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; qualità dei servizi.
l’Istat conferma l’aumento della forbice Nord-Sud quando si parla di benessere economico. Al Nord, nel 2016 il reddito medio di un lavoratore dipendente è stato di circa 24.400 euro contro i 16.100 euro di un lavoratore del Mezzogiorno, con una differenza di oltre 8mila euro annui. La provincia di Matera nella classifica dei redditi da lavoro dipendente è quasi in coda con 15.240 euro. Il dato di Milano è circa due volte quello della provincia di Matera con 29.630 euro.
La percentuale di laureati tra i 25 e i 39 anni (24,4% in Italia) è più alta al Centro e al Nord (26,6%) rispetto al Mezzogiorno (19,7%). La provincia di Potenza in questo contesto è uno dei territori meridionali più virtuosi con una percentuale di laureati pari al 25,9%.
Gli indicatori del mercato del lavoro, come è noto, misurano un’ampia distanza tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, ma anche differenze all’interno delle stesse aree. Il 2016 ha segnato un ulteriore miglioramento sia riguardo al tasso di occupazione (61,6%) sia per la mancata partecipazione (21,6%). Il tasso di occupazione è al 70,6% al Nord e al 47% nel Mezzogiorno; il tasso di mancata partecipazione al lavoro raggiunge invece il 37% nel Mezzogiorno, un livello pressoché triplo di quello del Nord (12,5%). Il Tasso di occupazione giovanile nella fascia 15-29 anni è pari 37,6% al Nord a fronte di un 20,7% al Sud. La provincia di Matera segna buone prestazioni con tasso di giovani occupati pari al 27,2%, Potenza registra invece un tasso più basso, 24,5%.
I progressi registrati per la presenza femminile nelle amministrazioni locali, che hanno portato l’Italia molto vicina alla media Ue per le quote di donne elette nei consigli comunali, sono stati molto più importanti nelle province del Sud e delle Isole (+139% tra il 2016 e il 2004) rispetto al Centro-nord. Di conseguenza, pur persistendo uno squilibrio, la distanza tra il Nord, dove oggi in media quasi un consigliere comunale su tre è donna, e il Mezzogiorno dove le donne sono il 27,5% si è quasi dimezzata nel tempo(da 7,6 punti
percentuali del 2004 a 4 del 2015). Nel Potentino le donne nei consigli comunali toccano quota 25,9%, nel Materno il 28%. Si inverte il trend nel dato degli amministratori comunali Under 40: la Basilicata è una delle regioni più virtuosa con il 35%. Il Sud Italia ha il 34,9% di amministratori under 40; il Nord solo il 29,1%.
Nel 2016 (ultimo anno disponibile) si sono registrate in Italia 222,5 denunce ogni 10mila abitanti. In questo caso il gradiente territoriale si inverte mettendo in luce un generale vantaggio delle province del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro e soprattutto del Nord. Soltanto Catania e Bari si collocano – ultime – tra i territori più penalizzati (l’ultimo 20% della graduatoria), con circa 247 denunce per 10mila abitanti. Nel resto del Mezzogiorno invece, fatta eccezione per Napoli (226) e Pescara (224), i tassi sono uguali o inferiori alla media del Paese. Delle 41 province e città metropolitane meridionali, ben 15
entrano nel gruppo dei territori in assoluto meno esposti (il primo 20% della graduatoria), con il minimo per Potenza (63,2).
I dati relativi alla raccolta differenziata segnano una notevole distanza fra il Nord dove nel 2016 in media il 64% dei rifiuti urbani prodotti è raccolto separatamente, e il Mezzogiorno, in cui la stessa quota non raggiunge il 38%. A trainare verso il basso la media del Sud, c’è anche la Basilicata con quote davvero basse, solo il 39,2% dei rifiuti è raccolto separatamente. Matera separa il 34,3% dei rifiuti, più virtuosa Potenza con il 42,5%.
La situazione nel campo della ricerca e dell’innovazione è notevolmente eterogenea, con diffuse debolezze strutturali cui si contrappongono i risultati significativi di pochi territori.
La propensione alla brevettazione è misurata con il tasso di brevettazione europeo, che Eurostat ha aggiornato all’anno 2012. L’indicatore non informa perciò sulle tendenze più recenti ma tratteggia chiaramente le specificità territoriali. Al nord si registra una media pari a 104 domande di brevetto per milione di abitanti, al Sud 8,6. La Basilicata è la seconda più virtuosa del Meridione con il 10,3.
Per quanto riguarda la qualità dei servizi, lo svantaggio del Sud emerge in quasi tutti i settori. La Basilicata ha il secondo tasso di emigrazione ospedaliera in Italia pari al 19,9%, un record davvero negativo.
Tutti i dati sono consultabili attraverso i seguenti link:
https://www.istat.it/it/files//2018/06/nota-stampa_BES-province.pdf
https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/misure-del-benessere