Pubblichiamo la lettera che Stefano Mele ha scritto ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale Bardi e Cicala.
Una lettera con la quale Stefano continua la sua battaglia civile affinchè ai disabili possa essere garantita una vita migliore soltando riconoscendo loro i diritti previsti dalle leggi.
Mi presento: sono Stefano Mele ho 24 anni. Sono affetto da una malattia: la distrofia muscolare. Mi muovo con una sedia a rotelle e vivo a Calvello.
Sono laureato in scienze dei servizi sociali, lotto quotidianamente per i diritti delle persone con disabilità.
Per questo mi rivolgo a chi guida questa regione, al presidente Bardi e al presidente del consiglio regionale Cicala.
In questi anni molto è stato fatto sulla disabilità, anche in questa regione spero che si continui per migliorare il mondo della disabilità.
Non scrivo per criticare. Nemmeno per creare polemiche inutili, ma scrivo perché le barriere architettoniche della nostra regione vengano abbattute.
Si continui anche con la sensibilizzazione della disabilità. Lo scorso anno fu organizzata una giornata per la disabilità dal Consiglio Regionale.
Mi rivolgo a voi che amministrate questa bellissima regione. In questi giorni ci sono molti impegni, ma noi persone con disabilità abbiamo bisogno di leggi che non ci discriminano.
Non si usi la disabilità in maniera strumentale a fini politici. Si risolvano i problemi. Quello dei trasporti, ad esempio.
Chi mi conosce sa bene le battaglie che ho fatto. Mi auguro che in futuro tutti gli autobus siano dotati di pedana per il trasporto delle persone con disabilità.
La disabilità non è solo questo. Abbraccia anche il mondo del lavoro e della scuola.
Lo scorso 3 dicembre ho avuto la possibilità di incontrare il Presidente della Repubblica Mattarella.
Il Presidente ha sottolineato che noi siamo un giacimento di risorse per il nostro paese.
Sono sicuro nella vostra sensibilità e che possiate ascoltare questo mio messaggio.
La nostra regione può fare da capofila delle regioni del Sud, visto che dai dati Istat esce una netta differenza tra Mezzogiorno è Settentrione anche nella disabilità.
Vi saluto con una frase: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere”. Gandhi.
Con stima Stefano Mele
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