Lunedì 25 luglio 2022 – Si attiva da Mercoledì 27 luglio 2022 il nuovo REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI anche per TELEFONIA MOBILE.
Il registro delle opposizioni – precisa in una nota il Presidente dell’Adoc Basilicata, Canio D’Andrea – è un servizio a tutela della privacy dei cittadini che consente agli stessi di esprimere il proprio diritto d’opposizione al telemarketing. Introdotto dal Ministero dello sviluppo economico nel 2010 e fino ad ora era rivolto alle sole utenze di telefonia fissa.
Dal 27 del corrente mese il registro delle opposizioni si evolve, consentendo di iscrivere in esso anche i numeri di cellulare, bloccando chiamate da call-center promozionali (e simili).
Il servizio diventa operativo dopo (circa) 15 giorni dalla data d’iscrizione.

Come iscriversi?
L’iscrizione al registro delle opposizioni delle utenze di telefonia mobile è attivabile tramite telefono, FAX, e-mail o tramite raccomandata.

• L’iscrizione tramite TELEFONO è attivabile chiamando il numero verde 800265265 (in fase di attivazione), seguendo la procedura in automatico con la dettatura di alcuni dati personale come, per esempio, il proprio codice fiscale o partita iva.
Scaricando il modulo disponibile nell’apposita ‘’area abbonato‘’ sul sito www.registrodelleopposizioni.it sarà possibile attivare l’iscrizione inviandolo compilato
• via FAX al numero 0654224822
• via E-MAIL all’indirizzo di posta elettronica abbonati.rpo@fub.it
• tramite RACCOMANDATA indirizzata a ‘’gestore del registro pubblico delle opposizioni – abbonati‘’, Ufficio Roma Nomentano- casella postale 7211 – 00162 Roma.
Chiamate bloccate entro 15 giorni.

Le chiamate degli operatori di telemarketing saranno bloccate entro 15 giorni dalla richiesta, arco di tempo necessario affinché il registro si aggiorni e consenta agli operatori di telemarketing di verificare quali nuove utenze hanno revocato il consenso al trattamento dei propri dati.
Se capitasse che, nonostante l’iscrizione, si continuino a ricevere telefonate indesiderate, il cittadino potrà rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali o all’Autorità giudiziaria.
Chi vuole – conclude D’Andrea – può rivolgersi alle nostre sedi Adoc per perfezionare la richiesta.