Sono trascorsi 10 anni da quando, nel 2007, le rappresentanze territoriali di Potenza e Matera si fusero in Confindustria Basilicata, primo progetto di regionalizzazione delle rappresentanze territoriali in Italia e modello seguito successivamente da altre regioni.
Questa mattina, venerdì 9 giugno, nella sede potentina di Confindustria, si sono svolte le celebrazioni per la ricorrenza del decennale, alla presenza del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, del presidente di Confindustria Basilicata Pasquale Lorusso e di numerosi rappresentanti e autorità di azienda.
“Confindustria Basilicata è stata una punta avanzata di sistema confederale, che è stata tra le prime associazioni a costruire la dimensione di sistema prima ancora che la riforma Pesenti realizzasse i suoi primi passi e questo è un elemento molto bello – ha dichiarato Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria – Essere qui a 10 anni dalla fusione, in cui Confindustria Basilicata ha rappresentato come si fa e come si è sistema all’interno del mondo confederale è un messaggio molto bello. La Basilicata è specchio del Paese insieme a un Mezzogiorno che deve riportare la questione industriale al centro dell’attenzione del Paese in questo momento in cui si parla di legge elettorale, di andare alle elezioni, forse parlare di politica economica diventa altrettanto importante quanto gli altri aspetti e questa politica economica riguarda in particolare il Mezzogiorno, riportando la questione industriale al centro del Mezzogiorno. Ricordiamo – ha proseguito il presidente Boccia – che in Basilicata abbiamo una grande occasione, Matera Capitale della Cultura. Noi vorremmo contribuire a Matera Capitale della Cultura essendo i portatori di una cultura industriale non solo italiana ma anche in chiave europea nell’interesse dell’Europa e nell’interesse dell’Italia”.
Nella recente conferenza dal titolo “Mezzogiorno protagonista: missione possibile” tenutasi a Matera si è discusso, con il presidente del Consiglio, in merito alla a fiscalità agevolata per gli investimenti a Sud. A tal proposito il presidente Boccia ha aggiunto:
“Il presidente del Consiglio ha ragione ,abbiamo lavorato insieme al Governo per spingere con una maggiore intensità il credito di imposta investimenti per il Mezzogiorno. Oggi un’azienda che investe nel Mezzogiorno riceve un beneficio fiscale che va dal 30 al 40% dipende dalla sua dimensione, abbiamo un’istituzione come Invitalia che accompagna aziende anche per investimenti più rilevanti, c’è il nodo burocrazia, c’è il nodo tempi di giustizia, c’è il nodo infrastrutture che sono nodi da affrontare però dal punto di vista prettamente economico ci sono molte convenienze. In particolare in regioni sane e virtuose come la Basilicata questo può essere un grande elemento di rimbalzo. Il fatto che nel primo bimestre di quest’anno l’export è incrementato del 7% rispetto all’anno scorso e si sono riattivati gli investimenti privati nel Paese è effetto di alcuni strumenti previsti dalla legge di bilancio 2016. Dobbiamo continuare questa stagione, per incrementare il Pil e l’occupazione evitare di distrarci su altri fronti”.
Vicinanza all’Eni nella logica di rispetto dell’ambiente e delle ragioni dello sviluppo per un territorio è stata espressa dal presidente Boccia, considerata la situazione delicata che la società estrattiva sta attraversando nell’ultimo periodo.
Più che positivo il pensiero del presidente di Confindustria in merito al lavoro della FCA di Melfi e sul recente annuncio di un imminente periodo di cassa integrazione per i dipendenti afferma: “A questo dobbiamo prepararci perché è evidente che i mercati sono fatti a cicli e se sono elementi congiunturali non deve preoccupare. Il fatto che si porti questi tipi di automobili a Melfi significa che la Fiat vuole puntare su macchine ad alto valore aggiunto e ad alto livello di qualità e questo è un valore per Melfi e per la Basilicata e per l’industria italiana”.
Propositivo ed entusiasta anche il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso:
“Siamo molto impegnati nella nuova industria 4.0 e in proposte nuove presentate al Governo e se viene valorizzato il Mezzogiorno il futuro del Paese può essere ridisegnato. La Basilicata ha performance migliori rispetto ad altre regioni d’Italia, grazie anche all’export e alla FCA e questo è un processo che va ulteriormente incrementato”.
Durante la cerimonia sono state premiate le aziende che da più tempo aderiscono al sistema di Confindustria Basilicata e, dunque, esempi concreti di fedeltà associativa. 28 in totale le imprese premiate, 12 aziende oro e 16 argento, operanti indifferenti settori produttivi e di servizi.