Non capita tutti i giorni trovare un tartufo bianco pregiato (Tuber Magnatum Pico) di 600 grammi. Una sorpresa per lo stesso tartufaio Antonio Allegretti, titolare dell’omonima azienda agricola con sede in Grottole, che lo ha trovato grazie al fiuto del cane cavatore Gilda.
Il ritrovamento conferma che la Basilicata del tartufo di pregio ha tutte le carte per emergere sul mercato con una sua peculiare identità. “Il tartufo potrebbe essere l’oro vero di Basilicata” sostiene l’assessore regionale all’agricoltura Luca Braia, secondo il quale la notizia è ancor più eccezionale in una stagione particolare e difficile per il mercato del tartufo con una carenza di prodotto causata dalle alte temperature che si sta riscontrando in tutta Italia.
Molto si sta facendo per valorizzare il tartufo bianco lucano. Il 18 e 19 novembre una collettiva di imprese del tartuficolo di Basilicata sarà presente alla Fiera internazionale del Tartufo Bianco di Alba.
L’assessore Braia auspica che in tempi brevi si possa approvare la legge sulla tartuficoltura per dare sostegno ad un settore in crescita e che può avere riflessi positivi per l’economia dell’intera regione.