Si fa sempre più complessa la vicenda relativa al permesso di ricerca idroacrburi in località “Masseria La Rocca”, in agro di Brindisi di Montagna a pochi chilometri da Potenza dove Rockhopper, società di diritto inglese, prevede l’esecuzione di rilievi geologici e sismici per circa 20 chilometri, e la realizzazione di un pozzo esplorativo della profondità di circa 7 mila metri.
Diventa più complessa perchè, dopo che il Consiglio di Stato ha annullato i provvedimenti con cui la Regione Basilicata aveva bloccato l’iter autorizzativo del permesso, la Giunta regionale ha deciso di non fermarsi ed andare oltre, predisponendo un ricorso non solo in Cassazione ma anche alla Corte Costituzionale.
Lo ha confermato l’assessore regionale Francesco Pietrantuono nell’incontro che ha avuto ieri con il sindaco di Brindisi di Montagna, Nicola Allegretti, e i rappresentanti del comitato No Triv di Brindisi di Montagna e del coordinamento regionale No Triv Basilicata.
“Abbiamo manifestato più volte e lo abbiamo fatto soprattutto con atti formali – ha precisato l’assessore Pietrantuono – la nostra intenzione di opporci in ogni modo al permesso di ricerca Masseria La Rocca.
Con la riunione di oggi abbiamo inteso analizzare le strategie di ricorso da mettere in campo, nella consapevolezza, che il governo nazionale sostenuto da Lega Nord e Movimento 5 Stelle potrebbe chiudere oggi stesso la partita, confermando il diniego all’intesa che la Regione Basilicata ha già espresso”.
Posizione confermata anche nella lettera che l’assessore Pietrantuono ha inviato, giorni fa, al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in cui gli chiede “di voler confermare la giustezza del diniego dell’intesa da parte della Regione Basilicata e rigettare definitivamente il permesso di ricerca Masseria La Rocca”.
“Questo, perché la Regione Basilicata – è specificato nella missiva indirizzata al premier – ha da tempo delineato un programma di sviluppo che prevede un futuro non compatibile con altri progetti di estrazione petrolifera, e che è orientato invece alla eco-sostenibilità, alla qualità ambientale e turistica, alla tutela della produzione agricola di pregio e all’innovazione tecnologica”.
L’assessore Pietrantuono ha anche chiarito che l’ufficio legale della regione “ha competenze importanti ed in questi giorni lavorerà incessantemente per rispettare i tempi e le scadenze per il ricorso alla Corte Costituzionale”.
Un chiarimento doveroso dopo che il sindaco di Brindisi di Montagn aveva espresso perplessità sulle capacità professionali dello stesso.