Venerdì 5 giugno 2020 – La nota del Comitato “La Voce di Corleto” (giunta in redazione soltanto la notte scorsa) ha destato allarme. E già su questo dovremmo riflettere. Ha destato allarme perchè, sulla base di una lettera anonima (in questi casi sarebbe opportuno verificare), il Comitato denuncia lo scarico di reflui provenienti dal centro olio di Tempa Rossa attraverso un canale, del quale viene pubblicata la foto.
Il Comitato, al quale riconosciamo l’impegno civile a tutela del proprio territorio, questa volta temiamo che abbia “toppato”. Ingenuamente o strumentalmente?
Bella domanda, direbbe qualcuno. Il dubbio ci sorge proprio perchè riteniamo i componenti del Comitato persone che ingenue non sono. Anzi.
Ma allora, perchè dare credito ad una lettera anonima e pubblicare una foto senza verificare che risale allo scorso anno?
Non lo diciamo noi. Lo dice l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa che stamane ha fatto fare un’altra foto nella stessa zona, sullo stesso scarico, dimostrando che la realtà è completamente diversa.
Ma leggiamo cosa dice l’assessore Rosa.
“La Total non può effettuare alcuno scarico delle acque di produzione nel periodo di prove di esercizio funzionali degli impianti del Centro Olio Tempa Rossa e per un periodo di almeno cinque anni a partire dall’avviamento della fase di esercizio dello stesso Centro Olio. Questo è stato prescritto alla società petrolifera con la delibera della Giunta regionale n. 877/2019.
La foto a corredo dell’articolo (pubblicato su un giornale locale n.d.r.) – aggiunge Rosa – ritrae un particolare di uno dei tanti canali del sistema di drenaggio realizzato durante la fase di preparazione del Centro Olio. La finalità del sistema di drenaggio è quella di allontanare le acque piovane dalle aree esterne alla recinzione del Centro Olio e dai rilevati.
Questa mattina – prosegue l’assessore – , da parte di alcune persone del luogo, ci è pervenuta una foto dello stesso canale. La situazione è completamente diversa. La foto pubblicata probabilmente si riferisce al periodo di operatività del cantiere in un momento in cui non avvenivano estrazioni. È quindi datata e non restituisce, forse malevolmente, lo stato dei luoghi attuale”.
Rosa sottolinea inoltre che “attività illecite di sversamento costituirebbero violazioni alle disposizioni adottate dalla Giunta.
La Regione è più volte intervenuta nell’ultimo periodo per chiedere spiegazioni dopo che si sono verificati temporanei e vistosi incrementi della visibilità della torcia presso il Centro Oli Tempa Rossa, e lo farà ancora ogni qual volta dovessero verificarsi altri problemi e criticità. Ai cittadini – conclude l’assessore Rosa – va detta la verità in ogni caso, a tutela della salute e dell’ambiente. Chi distorce la realtà fa un cattivo lavoro per la nostra Basilicata”.
Ai cittadini – afferma l’assessore Rosa – va detta la verità”.
Nel comunicato del Comitato “La Voce di Corleto” si lascia intendere che il Sindaco di Corleto, Antonio Massari, questa verità ai suoi cittadini non l’abbia detta, impegnato com’è – è questa l’accusa – a gestire il clima preelettorale.
In un post su Facebook, Massari risponde a tono su una vicenda che ritiene palesemente strumentale.
Dice Massari: “Il tempo restituisce a ciascuno cio’ che merita, la verità a chi sa aspettare, le menzogne a chi le costruisce ed alimenta ad arte, malevolmente.
Una foto dello scorso anno spacciata per attuale e che falsamente rappresenta lo stato di oggi dei luoghi. Che figura clamorosa!”.
Al telefono aggiunge: “L’Amministrazione Comunale di Corleto e il Sindaco si riportano testualmente a quanto dichiarato dall’assessore Rosa.
La strumentalizzazione per motivi politici della salute dei cittadini e della tutela tutela dell’ambiente fa molta tristezza. Sono tematiche che non dovrebbero avere nè bandiere nè colore.
Ringraziamo l’assessore per la difesa della verità dei fatti.
Ovviamente – prosegue il Sindaco Massari – ci riserviamo di denunciare penalmente il Comitato “La Voce di Corleto” per procurato allarme perchè riteniamo gravissimo il diffondersi di una notizia che nei fatti non corrisponde alla verità.
Il sacrificio che l’amministrazione sta facendo h24 per tutelare in primis la salute dei cittadini, ora con il Covid, e prima ancora con un monitoraggio ambientale, non può essere in nessun modo offeso da bugie che nell’evidenza negano l’attualità e la verità dei fatti”.
In tema di verità, Massari si dichiara disponibile ad un confronto pubblico con il Comitato “La voce di Corleto” per dimostrare che “se in qualsiasi modo e in qualsiasi momento l’Amministrazione fosse stata messa a conoscenza di ogni qualsivoglia problematica in riferimento allo sversamento denunciato e non avesse informato la cittadinanza, il Sindaco si scuserà pubblicamente.
Siccome non è così – conclude Massari – il Sindaco agirà penalmente”.
Comprensibile il tono della risposta del primo cittadino di Corleto Perticara anche se siamo convinti – lungi da noi dare consigli – che il confronto, serio non strumentale, sia sempre la via maestra per far crescere una comunità.
Ognuno deve fare la propria parte. Il Comitato, alla luce di quanto accaduto, faccia la sua.