Nonostante la difficile situazione idrica causata dalla diminuzione delle disponibilità nei nostri invasi di circa 116 milioni di metri cubi di acqua, rispetto al 2016, saranno garantiti i quantitativi necessari di acqua ai cicli colturali in corso, in tutta la regione”.
Lo ha comunicato l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, al termine della riunione a cui hanno partecipato l’Avv. Giuseppe Musacchio per il Consorzio di Bonifica, l’ing. Antonio Anatrone per l’Autorità di Bacino e il dott. Vito Marsico in rappresentanza della Presidenza della Giunta regionale.
“Monitorare con continuità e gestire con responsabilità. Sono queste le direttrici sulle quali intendiamo procedere – ha aggiunto – per gestire al meglio una potenziale emergenza che nei prossimi mesi potrà determinarsi a causa del basso indice di piovosità registrato nei primi 4 dell’anno”.
Al termine della riunione che ha analizzato i dati resi disponibili dall’Autorità di Bacino e dal Consorzio di Bonifica e le criticità esistenti, si è deciso di provvedere ad una rimodulazione dei volumi di acqua necessari al comparto agricolo che il Consorzio si è impegnato a produrre nelle prossime ore. La rimodulazione rappresenterà, dopo le necessarie ratifiche ai tavoli regionali e nazionali, le condizioni che l’Autorità di Bacino e l’Ente Irrigazione (EIPLI) dovranno, ognuna per le proprie competenze, rispettare, con l’impegno di verificare tali adempimenti in maniera continua e sistematica.
A tale scopo, d’intesa con il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, si provvederà a convocare nei prossimi giorni un tavolo operativo regionale con tutti i soggetti che a vario titolo utilizzano la risorsa idrica in Basilicata, oltre l’agricoltura, a cui farà seguito la riunione del Comitato di coordinamento sull’accordo di programma sottoscritto nel 2016 per la relativa attuazione.”
Intanto preoccupazioni vengono espresse dalla Cia del Metapontino. In una nota del dirigente della confederazione, Leonardo Persiani, si sostiene che “poche ore di acqua per irrigare specie le colture drupacee (albicocche e pesche) che in questo periodo hanno maggiore bisogno di acqua rischiano di compromettere produzioni e qualità. A Rotondella, nelle aree più alte, l’acqua – precisa Persiani – è stata erogata dalle 9,30 alle 11,30”.
Per la Cia bisogna intervenire tempestivamente nei confronti dell’Autorità di Bacino e del Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto perché la programmazione dell’irrigazione, tenendo conto che gli invasi ad oggi registrano una carenza rispetto ai primi di maggio 2016, deve essere parametrata sulle esigenze delle colture.
“Questo – spiega Persani – significa che adesso va fatto il massimo sforzo per garantire l’acqua necessaria alle drupacee. C’è poi il solito problema dei lavori di manutenzione e riparazione di impianti e condotte obsolete che – continua il dirigente della Cia – avvengono con notevole ritardo perché come è noto la perdita di acqua continua ad essere consistente”.