“La Basilicata diventa sempre di più terra di ricerca e innovazione, soprattutto nel settore della sostenibilità e della compatibilità ambientale”.
Lo scrive il presidente Marcello Pittella sulla sua pagina Facebook.
Ho appreso con soddisfazione che il Forum Strategico Europeo sulle infrastrutture di ricerca, riunitosi giovedì ad Amsterdam, ha deciso di realizzare in Basilicata, nel CNR-IMAA Atmospheric Observatory, l’infrastruttura di ricerca ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure), una delle 5 incluse nella roadmap ESFRI 2016 – considerate prioritarie per la comunità scientifica europea, di rilevanza paneuropea, ad elevato impatto socio-economico. Siamo da sempre convinti che la Basilicata può e deve diventare sempre di più una regione capace di sviluppare una nuova strategia per la ricerca e l’innovazione flessibile e dinamica coerente con le migliori pratiche europee. Il terreno è fertile grazie alla presenza di strutture pubbliche e private come, solo per citarne alcune, il Cnr-Imaa, il centro di geodesia spaziale, il distretto tecnologico TeRN, e di risorse umane straordinarie che hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità internazionale restando in Basilicata. Proprio come la dottoressa Gelsomina Pappalardo a cui va il grande merito di aver coordinato alcuni progetti europei e di aver determinato così le basi per la nuova infrastruttura di ricerca Actris. Ma il terreno, anche se fertile, va coltivato per far nascere e crescere produzioni di qualità. Ed è questo il compito della Regione Basilicata. Come massimo ente territoriale ci siamo dati il compito di accompagnare strutture e professionalità per offrire a tutta la comunità lucana, al Mezzogiorno e al Paese le opportunità che si aprono con la ricerca. Abbiamo definito una Smart Specialisation Strategy con l’obiettivo di valorizzare i vantaggi competitivi e il potenziale di innovazione, riunendo le risorse e i soggetti coinvolti attorno a una visione del futuro basata sull’eccellenza. E, in questo campo, non abbiamo rinunciato a individuare precise e consistenti risorse economiche all’interno della nuova programmazione comunitaria per dare concretezza al cammino che abbiamo intrapreso.
In questo caso specifico devo dare atto e merito al Cnr Imaa di Tito, al suo direttore, Vincenzo Lapenna, e al direttore del gruppo di ricerca di aver portato a casa, in Basilicata, una infrastruttura strategica di ricerca come Actris che avrà effetti positivi per il sistema imprenditoriale lucane che potrà utilizzare da vicino i risultati di questo lavoro per essere sempre più competitivo nel mercato globale. E la Basilicata è sempre di più nel cuore dell’Europa.