POTENZA – “E’ stato attivato nella Diocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo il Microcredito Sociale “Mi Fido di Noi”, un progetto che si pone come segno concreto del Giubileo e che nasce dal desiderio profondo di rispondere in modo tangibile all’invito di Papa Francesco: ridare respiro e speranza a famiglie e singoli in difficoltà, attraverso strumenti che promuovano autonomia e dignità”.
Lo afferma in nota il direttore di Caritas diocesana di Potenza Marina Buoncristiano.
Il progetto – prosegue la nota – intende affermare un principio chiave: il bene del prossimo non si realizza attraverso semplici trasferimenti monetari, che rischiano di generare dipendenza, ma attraverso percorsi di inclusione e accompagnamento che creino opportunità reali di reinserimento sociale per quanti oggi vivono ai margini.
“Mi Fido di Noi” sostiene l’attivazione di finanziamenti di microcredito sociale fino a 8.000,00 euro a persona, destinati a singoli o famiglie in condizioni di fragilità sociale o economica–
In particolare a coloro che – pur non essendo esclusi dal circuito economico – non riescono ad accedere al credito ordinario.
Il piano di rimborso – precisa la nota – verrà concordato tra il richiedente e il tutor di comunità, il dott. Nicola Sabia, che seguirà l’intero iter della pratica.
La restituzione del prestito potrà avvenire in un massimo di 60 rate mensili.
L’erogazione dei prestiti è prevista fino al 31 dicembre 2026, mentre la fase di rimborso potrà proseguire fino al 31 dicembre 2031.
Il microcredito è rivolto a persone fisiche residenti, temporaneamente in condizione di vulnerabilità economica, sociale o energetica. È necessario che i richiedenti dimostrino una capacità di rimborso sostenibile. Non sarà possibile accedere al prestito in caso di condizioni economiche gravemente compromesse (debiti importanti o dipendenza strutturale da sussidi).
Possono fare richiesta: persone disoccupate; persone con orario di lavoro ridotto per cause indipendenti dalla loro volontà; nuclei familiari colpiti da condizioni di non autosufficienza; famiglie che abbiano subito una forte contrazione del reddito o un incremento significativo di spese inderogabili.
Le richieste che perverranno presso i Centri di Ascolto Caritas dovranno essere condivise con il tutor di comunità, che si occuperà di istruire la pratica e costruire, insieme al richiedente e agli operatori Caritas, un percorso di accompagnamento personalizzato, comprensivo di monitoraggio e verifica. “Ogni volta che sosteniamo qualcuno nel rialzarsi, costruiamo una comunità più giusta, più umana, più vera”, conclude il direttore Buoncristiano.