Sono circa 88.600 i cinghiali selvatici presenti sul territorio della regione Basilicata. Una condizione che allarma la comunità poiché il proliferare di questa razza di ungulati crea pericoli per la sicurezza pubblica, sono stati moti infatti i casi registrati di incidenti stradali causati dall’attraversamento di cinghiali per le strade lucane ma soprattutto per i danni consistenti che producono per il comparto agricolo.
A questa condizione che sta assumendo i tratti dell’emergenza, la Regione Basilicata, attraverso il dipartimento alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, risponde con metodo, visione e innovazione all’emergenza cinghiali.
Durante una conferenza stampa convocata dall’assessore Carmine Cicala sono stati illustrati i risultati del progetto che ha attivato dei servizi integrati per la gestione dell’emergenza che sta trasformando una criticità ambientale e sanitaria in una concreta opportunità economica per il territorio lucano.
L’obiettivo finale – ha spiegato l’assessore – è quello di ridurre progressivamente il numero di capi fino a circa 15.200, con una strategia che prevede un calo del 30% annuo. Da qui la creazione di una filiera sostenibile per valorizzare la carne di cinghiale sotto il brand “Compro lucano”.