Venerdì 27 giugno 2025 – Per il segretario generale della Cisl di Basilicata, Vincenzo Cavallo (foto di copertina), è tempo di una seria riflessione su quali strategie, in termini politici e sociali, bisogna attivare per garantire un futuro alla Basilicata. .
La sua è un’analisi in termini sociologici che lo porta ad affermare che: “Sentiamo forte il bisogno di un nuovo protagonismo sociale, capace di ricucire i legami con le comunità, dare voce ai territori e costruire soluzioni condivise alle grandi sfide che ci stanno davanti.
Serve aprire una nuova stagione fondata sul dialogo, sulla responsabilità condivisa e sulla partecipazione attiva di tutte le forze economiche e sociali della nostra regione.
È una sfida – afferma Cavallo – che va oltre il perimetro della contrattazione e ambisce a creare una spazio di partecipazione che sia generativo di sviluppo, coesione e innovazione, dove co-programmare il futuro di una regione che fatica a trovare una collocazione nel nuovo scenario competitivo globale.
La Basilicata ha bisogno, oggi più che mai, di un sindacato che sappia parlare il linguaggio della speranza e immaginare nuovi diritti e nuove tutele.
La nostra regione non può limitarsi a subire le esternalità negative delle transizioni ecologica, digitale e demografica: deve essere protagonista, non spettatrice.
Abbiamo risorse preziose – ambientali, culturali, energetiche – e un capitale umano che non possiamo permetterci di disperdere. Eppure, viviamo contraddizioni drammatiche: lo spopolamento, la crisi dello stabilimento Stellantis e del suo indotto, la precarietà del lavoro giovanile, la desertificazione bancaria, i ritardi nella spesa del PNRR.
Tuttavia, – afferma Cavallo – riteniamo che proprio da queste difficoltà possa nascere un nuovo patto per la Basilicata: un patto che metta al centro l’umanesimo del lavoro, che restituisca valore alla persona, che investa nella partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese e alla programmazione delle politiche pubbliche.
Serve un nuovo protagonismo che parta dalle nostre aree interne, troppo a lungo dimenticate, e che rivendichi diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità, la connettività. È tempo di riportare la presenza dello Stato nei territori, ma anche di costruire reti di cittadinanza attiva, dove il sindacato, con i suoi servizi e le sue associazioni, può essere presidio di giustizia sociale e di sviluppo.
È questo il senso profondo della proposta Cisl sulla partecipazione: dare voce a chi lavora, coinvolgere le persone nelle scelte, fare del lavoro non solo un mezzo di reddito ma uno spazio di dignità e crescita.
Perché solo una società partecipativa è una società coesa e democratica.
In Basilicata, la sfida è duplice: rigenerare l’industria e investire su nuovi modelli produttivi legati all’ambiente, alla cultura, alla sostenibilità.
Usare in modo lungimirante le royalties del petrolio per creare sviluppo alternativo, non assistenzialismo.
Valorizzare il nostro potenziale energetico e idrico in una logica di ritorno economico, occupazionale e ambientale per la comunità.
È questo lo spazio del nostro protagonismo. Ma è uno spazio che va conquistato. Con proposte, con alleanze sociali, con vertenze, con progetti. E soprattutto con un metodo: quello della concertazione, del confronto, della responsabilità condivisa. Come indicato nei temi congressuali della Cisl: concertare oggi significa governare le transizioni, evitare nuove marginalità, costruire soluzioni concrete e giuste.
Non c’è bisogno di scorciatoie legislative o referendarie: c’è bisogno di contrattazione, buona rappresentanza, innovazione sociale.
Serve essere presenti nei luoghi di lavoro e nelle comunità, parlare il linguaggio delle nuove generazioni, unire visione e concretezza.
Siamo chiamati ad aprire una nuova stagione. Una stagione – conclude Cavallo – in cui la Basilicata non sia periferia, ma laboratorio di protagonismo sociale. Una stagione in cui il sindacato sia forza di proposta, motore di sviluppo e sentinella di giustizia. Questo è il nostro impegno. Questa è la nostra responsabilità. E questa è la nostra sfida per dare speranza alla nostra terra”.