Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Frode per 2,2 milioni sul “bonus facciate”: effettuati lavori anche a Potenza
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Cronaca > Frode per 2,2 milioni sul “bonus facciate”: effettuati lavori anche a Potenza
Cronaca

Frode per 2,2 milioni sul “bonus facciate”: effettuati lavori anche a Potenza

Redazione 6 Giugno 2025
Condividi
Condividi

Nell’ambito delle indagini che si prefiggono l’obiettivo di prevenire e contrastare le condotte di sperpero delle risorse pubbliche, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto un’impresa dell’hinterland trevigiano che ha illecitamente ottenuto crediti d’imposta per 2,2 milioni di euro, derivanti dall’agevolazione fiscale cosiddetta “bonus facciate”, introdotta dalla legge di bilancio 2020, la quale permetteva di accedere a una detrazione fiscale del 50% per lavori di ristrutturazione sulle facciate esterne degli edifici.

I quattro soggetti ritenuti responsabili della frode, un italiano e tre stranieri, tutti titolari di imprese edili, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica, in concorso, per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Il solo amministratore di nazionalità italiana della società trevigiana è stato anche segnalato per reati tributari.

Le indagini sono state avviate a seguito dell’approfondimento di alcune segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio che riguardavano la società edile trevigiana, le quali hanno indotto i finanzieri del Gruppo Treviso ad iniziare una specifica attività investigativa che ha portato alla luce la complessa frode architettata dagli indagati.

- Advertisement -
Ad imageAd image

Per compiere l’illecito, gli indagati hanno simulato lavori di ristrutturazione delle facciate delle abitazioni di 24 persone, residenti tra le province di Belluno, Bologna, Gorizia, Massa Carrara, Padova, Pisa, Potenza, Rimini, Roma, Torino, Vercelli, Verona, Vicenza, Udine, ignare di essere state utilizzate per le illecite finalità dell’azienda trevigiana.

Gli “ignari clienti”, sentiti come testimoni, hanno invece negato di aver mai conosciuto o concluso accordi con gli indagati, disconoscendo totalmente anche le informazioni riguardanti i presunti lavori edili su cui era stata richiesta l’agevolazione “bonus facciate” presenti nel loro “cassetto fiscale” – consultabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Così facendo, gli indagati hanno creato il falso presupposto sul quale ottenere il credito, successivamente monetizzato dall’azienda trevigiana attraverso la cessione diretta a Poste Italiane ovvero ai tre imprenditori stranieri conniventi con la predetta azienda, che ne hanno poi ottenuto, a loro volta, l’incasso.

All’esito delle attività investigative la società trevigiana, peraltro non in regola con la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, è stata anche sottoposta a verifica fiscale per recuperare a tassazione i proventi illeciti conseguiti e per constatare l’emissione di fatture per operazioni economiche inesistenti in favore di alcuni soggetti giuridici trevigiani.

L’operazione di servizio dà prova della sinergia tra Guardia di Finanza e Magistratura nell’individuare e reprimere i comportamenti di chi sottrae le risorse pubbliche alle politiche di sviluppo e sostegno del tessuto economico.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza (art. 5, comma 1, D.lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 188/2021).

Potrebbe interessarti anche:

Potenza: due milioni di euro e nuovi elicotteri per contrasto incendi

Smat contro cinghiale: tragedia sfiorata sulla strada di collegamento 106 Jonica-Lido 48 di Pisticci

Terza vittima della strada in Basilicata in un sabato nero: perde la vita una 85enne

Potenza, sabato nero: due morti sulle strade del capoluogo

Potenza, incidente mortale: perde la vita un motociclista

Redazione 6 Giugno 2025 6 Giugno 2025
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Cerimonia a Matera per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri
Successivo A Potenza il primo incontro degli ex studenti ISEF
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Parziale l’informativa sul Pnnr. Cgil, Cisl Uil sollecitano incontri per un quadro esauriente
Approvato il progetto del nuovo padiglione dell’ospedale di Lagonegro
Solidarietà dei Popolari Uniti al Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani
Nomina Padre Ielpo, gli auguri del Presidente Pittella
Nasce “Spazio – In Ascolto” per il benessere psicologico delle famiglie
La Conferenza Episcopale di Basilicata sulla nomina di Padre Francesco Ielpo nuovo custode di Terra Santa
Basilicata, buon inizio per la stagione estiva sulla costa jonica
Endometriosi, vulvodinia e neuropatia del pudendo: presentata pdl del M5s
Stato di attuazione del PNRR in Basilicata: relazione II semestre 2024
Galella (FdI) presenta mozione per portare a Potenza il raduno europeo Harley Davidson
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?