Giovedì 5 giugno 2025 – Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani, interviene sulla notizia del sequestro dell’area Daramic (vedi articolo) ricordando che “tutte le cose che stanno emergendo erano già contenute nella mia prima denuncia depositata in Procura.
Era il 2009. Sono trascorsi solo 16 anni dalla denuncia e circa 18 da quando iniziai ad occuparmi di quel sito.
Attendo ancora oggi – denuncia il segretario dei Radicali Lucani – chiarimenti su quello che emerge da una mia video-inchiesta nella quale l’allora Sindaco di Tito Scavone affermava che nella famigerata vasca fosfogessi ci avevano stoccato fanghi petroliferi.
Probabilmente la risposta giungerà tra altri sedici anni.
Una volta di più – prosegue Bolognetti – veniamo a conoscenza della tutt’ora disastrosa situazione del Sito di bonifica di Tito Scalo non attraverso documenti e dati sui monitoraggi pubblicati da Arpab o dal Dipartimento ambiente della Regione, ma solo perché erroneamente il Ministero dell’Ambiente indirizza una lettera al Comune di Tito, identificandolo come soggetto attuatore di una bonifica che nonostante i milioni di euro stanziati tarda a decollare
Nella sopra citata missiva ministeriale tocca leggere – fa notare Bolognetti – che un cocktail di veleni continua ad inquinare le falde acquifere e il torrente Tora, affluente di uno dei più inquinati fiumi di’Italia: il Basento”.
All’Arpab Bolognetti chiede di mettere in rete “tutte le informazioni sullo stato di contaminazione delle matrici ambientali dei Sin di Tito e della Val Basento. Analogo invito rivolgiamo ai sindaci”.
Foto di copertina: volantino che bolognetti distribuì a Tito e in Regione nel 2009