Manca poco più di una settimana alla data per il ballottaggio. A Matera, dopo l’esito del primo voto , sono pronti a contendersi la fascia tricolore Roberto Cifarelli, della coalizione riformista sostenuto da nove liste e Antonio Nicoletti, candidato della coalizione di centro destra con sei liste a supporto.
Cifarelli, vincitore delle primarie dei giovani e attuale consigliere regionale del Pd che, lo ricordiamo, nella città dei Sassi non ha presentato alcuna lista con il proprio simbolo, ha ottenuto il 43,52% dei consensi. Nicoletti, si è invece fermato al 36,98% con la differenza che la sua discesa in campo è arrivata con ritardi rispetto al suo antagonista, circostanza che nell’auspicio della coalizione potrebbe portare ad un recupero di consensi in vista del ballottaggio.
Sempre con lo sguardo rivolto all’8 e 9 giugno e analizzando i numeri consegnati dalle urne, c’è da riflettere sugli effetti del voto disgiunto. È infatti di circa nove punti percentuale la differenza in difetto tra Cifarelli e le liste che lo hanno sostenuto, mentre per Nicoletti lo scarto è stato di più 3, 68%, con Fratelli d’Italia primo partito con il 10,41%.
L’unica certezza al momento è che le liste a sostegno di Cifarelli hanno già superato il 50% del consenso elettorale, circostanza che nell’ipotesi in cui dovesse diventare sindaco Nicoletti porterebbe alla cosiddetta anatra zoppa, ovvero la titolarità di governo della città ad un primo cittadino che non potrebbe contare nella maggioranza in consiglio.
L’attenzione è ora puntata sulle alleanze con Bennardi che ha chiuso al 8,33% che ha già annunciato di stare all’opposizione, escludendo ogni tipo di accordo e con Santochirico, al 6.85 e Prisco al 4,2 pronti ad ascoltare.