Mercoledì 21 maggio 2025 – Un confronto a più voci ma soprattutto una riflessione del ruolo del giornalista nell’era dell’intelligenza artificiale riappropriandosi del proprio ruolo di operatori di una comunicazione che possa generare “speranza e non paura disperazione, pregiudizio e rancore”.
Sono le parole di Papa Francesco in occasione della LIX giornata mondiale della comunicazione.
Si è parlato di questo, di una “comunicazione di pace”, come ha detto Papa Leone quattordicesimo , incontrando i rappresentanti dei media subito dopo la sua elezione.
Sono valori ai quali si è fatto riferimento nel Giubileo del Mondo della Comunicazione svoltosi ieri, 20 maggio, nel Teatro Stabile di Potenza su iniziative della Conferenza Episcopale di Basilicata.

Gli esperti intervenuti hanno offerto spunti di riflessione ma anche l’invito rivolto da mons. Ciro Fanelli, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, delegato Ceb delle Comunicazioni Sociali a “raccontare la verità senza paura e non muri di disinformazione, saper leggere i segni dei tempi anche nell’era dell’intelligenza artificiale”.
Un tema che abbiamo ripreso nell’intervista al presidente della Ceb di Basilicata, mons. Davide Carbonaro.
Sulle nuove frontiere della comunicazione nell’era dell’intelligenza artificiale si sono soffermati gli esperti intervenuti all’incontro: Fabio Bolzetta (giornalista TV2000 e presidente Weca (Web Cattolici), il prof. Daniel Arasa (Decano della facoltà di Comunicazione Istituzionale dell’Università Pontificia della Santa Croce), don Gianluca Bernardini (presidente Acec – Associazione Cattolica Esercenti Cinema).
Ha moderato l’incontro la presidente dell’Ucsi (Unione Cattolica della Stampa Italiana), Cinzia Grenci alla quale abbiamo chiesto una riflessione sull’importante tema affrontato durante l’incontro.
Ai partecipanti all’incontro hanno portato i saluti il Sindaco di Potenza, Gerardo Telesca; la presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Sissi Ruggi; il Presidente dell’Associazione della Stampa, Angelo Oliveto.

A conclusione dell’incontro al Teatro Stabile, i partecipanti, in processione, hanno raggiunto la Cattedrale di San Gerardo dove mons. Davide Carbonaro ha celebrato la Messa.