Lunedì 12 maggio 2025 – Gravissima la carenza di personale nel carcere di Potenza. La situazione è sempre più preoccupante dopo la riapertura di due reparti detentivi recentemente ristrutturati con un incremento di circa settanta detenuti.
Situazione che sta mettendo a repentaglio la sicurezza dell’istituto e in ginocchio la dignità degli agenti.
A denunciarlo è il segretario Regionale del SAPPe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) della Basilicata Saverio Brienza.
“Considerando l’assenza di regolari relazioni sindacali da parte dell’amministrazione penitenziaria, Brienza annuncia che al fine di recuperare la necessaria attenzione e restituire la giusta dignità professionale nei confronti del Corpo di Polizia Penitenziaria di Potenza, ormai giunto allo stremo, con decorrenza immediata viene proclamato lo stato di agitazione sindacale da parte della O.S. scrivente e si indice l’inizio di azioni di proteste legittime, consistenti nell’astensione della consumazione dei pasti presso la locale Mensa Obbligatoria di Servizio da parte di tutto il personale. in servizio nell’Istituto del Capoluogo di Regione a decorrere da mercoledì 14 maggio p.v. ad oltranza A seguire, nei giorni immediatamente successivi, – prosegue Brienza – la Segreteria regionale SAPPE attiverà un SIT-IN di protesta ad oltranza dinanzi all’istituto penitenziario, al fine di rendere pubblica, attraverso l’interessamento della collettività e della parte politica , delle disumane condizioni di lavoro riservate ai poliziotti di Potenza.
Allo stato attuale il personale – precisa Bienza – detiene una media anagrafica significante e non regge più tali crescenti ritmi, consistenti in turnazioni inaccettabili, tanto da mettere a rischio la salute del personale attraverso un accumulo di stress psicofisico non concepibile.
La Polizia Penitenziaria di Potenza , a causa della riapertura dei due reparti , senza aver ricevuto idonee integrazioni di personale, – denuncia ancora Brienza – viene costretta a svolgere turni massacranti di circa 12/15 ore al giorno, con la revoca d’ufficio di ferie e riposi settimanali.
Si teme addirittura la proibizione totale o parziale delle imminenti ferie estive, dove oltre al danno per i poliziotti penitenziari anche le rispettive famiglie dovranno pagare una responsabilità tutta amministrativa.
L’amministrazione penitenziaria non intende inviare rinforzi a Potenza nonostante una carenza organica che si attesta al 30% della forza attuale, costringendo la sede penitenziaria potentina ad essere un ambiente ostico e insostenibile.
Per tali ragioni – conclude Brienza – questa Segreteria regionale interrompe ogni forma di relazione sindacale con l’Amministrazione penitenziaria , salvo quella di un ulteriore invito a convocare le OO.SS. per trovare soluzioni accettabili in merito alle gravi situazioni appena denunciate e che il personale di Polizia Penitenziaria di Potenza non merita.